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Cristiani A Prova Di Sermone


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di David Wilkerson
9 settembre 1989
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Essere a prova di sermone vuol dire ascoltare la Parola di Dio, affermare di amarla e di ubbidirla, ma non agire in base ad essa! Vuol dire diventare così duri da non commuoversi più a tutto ciò che viene predicato. Alcuni chiamano questa situazione "essere duri all'evangelo". Pensate a tutte le storie e a tutti i personaggi della Bibbia. Chi pensate fosse la persona più a prova di sermone? Chi ascoltava chiaramente la Parola di Dio ma non veniva minimamente scalfito?

Era forse Saul? Egli udì un comando forte e chiaro: "Ora va', colpisci Amalek e vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene senza avere alcuna pietà di lui, ma uccidi uomini e donne, fanciulli e lattanti, buoi e pecore, cammelli ed asini" (1 Samuele 15:3). Saul disubbidì a questo messaggio. Al contrario, "Saul ed il popolo risparmiarono Agag ed il meglio delle pecore e dei buoi, gli animali grassi, gli agnelli e tutto il meglio..." (1 Samuele 15:9). Poi apparve Samuele e Saul disse bugie! "Saul gli disse: Benedetto sii tu dall'Eterno! Io ho eseguito l'ordine dell'Eterno!" (1 Samuele 15:13). Samuele inorridì perché sentiva belare le pecore: "Perché dunque non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, ma ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi dell'Eterno?" (1 Samuele 15:19). Saul era forse indurito? Era a prova di sermone? Chi altro avrebbe potuto avere una simile faccia tosta da mentire ad un profeta di Dio che gli aveva fatto del bene? Ed ecco che di nuovo ha il coraggio di mentire di fronte all'evidenza: "Ma io ho ubbidito alla voce dell'Eterno, ho compiuto la missione che l'Eterno mi aveva affidato" (1 Samuele 15:20). Colto in flagrante, accusò gli altri e cercò delle scuse incredibili al suo peccato: "Il popolo però ha preso le cose migliori... per farne sacrifici all'Eterno il tuo Dio" (1 Samuele 15:21).

Samuele arrivò subito al nocciolo della questione. Sapeva che Saul era a prova di sermone perché il suo cuore si era già rivolto alla divinazione. "Poiché la ribellione è come il peccato di divinazione, e l'ostinatezza è come il culto agli idoli e agli dei domestici. Poiché hai rigettato la parola dell'Eterno, anch'egli ti ha rigettato come re" (1 Samuele 15:23). Saul, il re a prova di sermone, finì col cercare guida da una medium e morì di una morte prematura e crudele, abbandonato da Dio. Ma Saul è stato veramente la persona più a prova di sermone di tutte?

Nessuno era più a prova di sermone di Giuda ed Israele. Dio disse loro: "Io vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti, con urgenza ed insistenza a dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io odio. Ma essi non hanno ascoltato né hanno prestato orecchio... Perciò il mio furore, la mia ira si sono riversati e sono divampati nelle città" (Geremia 44:4-6). Con Geremia il popolo aveva tanti sermoni illustrati. I suoi messaggi erano tanto forti, decisi e pieni di avvertimenti, che il popolo di Dio se ne stancò presto e iniziò a beffare il profeta. Ezechiele disse di loro: "I figli del popolo parlano contro di te... dicendo: Venite a sentire qual è la parola che viene dall'Eterno. Così vengono da te come fa la gente, si siedono davanti a te come il popolo ed ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; con la loro bocca, infatti, mostrano tanto amore, ma il loro cuore va dietro al loro ingiusto guadagno" (Ezechiele 33:30-31).

Amavano andare a sentire questo uomo di Dio che predicava la verità. Sapevano che proveniva dal Signore. Osservateli mentre dicono: "Amen", bevono tutto quello che il profeta dice e dalle loro bocche escono parole di ringraziamento. Ma "ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene uno strumento; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica" (Ezechiele 33:32). Erano diventati a prova di sermone, amavano ascoltare (era un segno per loro) -- ma se ne andavano come erano venuti. Erano forse loro quelli più a prova di sermone?

Che ne dite di Giuda? Non potrebbe forse considerarsi l'uomo più a prova di sermone di tutti i tempi? Era un apostolo -- scelto, chiamato ed unto. Scacciava i demoni e guariva i malati. Ma la cosa più importante era che per tre anni fu coinvolto nel ministero del figlio di Dio. Si trovava lì ogni volta che Gesù prendeva da parte i dodici per spiegare cosa significava esattamente il suo messaggio. Ma mentre gli altri crescevano all'ombra di queste parole, Giuda diventava solo più duro. Finì con il darsi totalmente al controllo demoniaco e divenne il traditore di Cristo.

Ancora una volta penserai che Giuda sia l'uomo più a prova di sermone di tutti. E' vero che tutte le persone che ho menzionato fino a questo momento sono state a prova di sermone. Tutti hanno ascoltato ma hanno disubbidito. Tutti pretendevano di amare la Parola di Dio eppure non l'ascoltavano. Ma c'è un'altra persona che iniziò il suo cammino stando molto vicino a Dio; era così spirituale, così unto, così benedetto. Sembrava incredibile pensare che potesse diventare così a prova di sermone, così duro e disobbediente.

Quell'uomo era Salomone e la sua storia è una delle più incredibili scritte nella Parola di Dio! Salomone iniziò facendosi guidare dallo spirito; aveva un cuore sensibile ed era un servo di Dio umile. Ma alla fine divenne un vecchio idolatra a prova di sermone, una persona dominata dalla perversione sessuale e dalla lussuria.

Voglio avvertirvi. Fino a questo momento, la maggior parte dei lettori di questo messaggio avrà tirato un sospiro di sollievo dicendo: "Grazie a Dio, io non sono a prova di sermone! Non sono come Saul. Non sono neanche un voltafaccia come i figli di Israele. Non sono per niente simile a Giuda!". Ma voglio mostrarvi che gli esempi più incredibili di gente a prova di sermone non sono quelli che si sono allontanati, né la gente di strada -- no, non sono quelli come Saul o come Giuda. Le persone più a prova di sermone sono quelli come Salomone, che iniziano bene ma diventano sempre più indifferenti ed idolatri -- e non se ne accorgono nemmeno! Voglio farvi vedere come cristiani una volta santi -- quelli più spirituali, più benedetti e più saggi -- possono diventare a prova di sermone.

Prima di dare un'occhiata alla vita e al declino di Salomone, voglio mostrarvi alcuni dei comandamenti di Dio riguardo Israele ed i suoi re. C'erano tre comandamenti chiari e precisi che tutto Israele conosceva -- ed erano così chiari che persino un bambino poteva capirli. "Ma egli non deve procurarsi un gran numero di cavalli, né deve far tornare il popolo in Egitto per procurarsi un gran numero di cavalli, poiché l'Eterno vi ha detto: Non ritornerete più per quella via" (Deuteronomio 17:16). "Non deve procurarsi un gran numero di mogli, affinché il suo cuore non si svii.." (Deuteronomio 17:17). "Non deve accumulare per se stesso una gran quantità di argento e d'oro" (Deuteronomio 17:17). Mosé li aveva avvertiti: "Perché l'Eterno.. è un Dio geloso. Non fare alcuna alleanza con gli abitanti del paese perché si prostituiscono ai loro dei.. e tu prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dei e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dei" (Esodo 34:14-16).


Salomone Amava Il Signore, Ma
Praticava Cose Contrarie Alla Parola di Dio


Salomone peccò di disubbidienza. "Salomone amava l'Eterno e seguiva gli statuti di Davide suo padre; tuttavia offriva sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi" (1 Re 3:3). Salomone amava sinceramente il Signore. Aveva un gran rispetto per la casa di Dio ed era moralmente a posto -- ma c'erano delle eccezioni! Per tutta la vita continuò ad avere delle eccezioni. E' possibile amare sinceramente il Signore, avere un cuore per Dio, spendere tempo e denaro nella Sua opera, mettere Dio al primo posto, essere consacrati a Lui -- e continuare ad avere delle aree di disobbedienza alla Parola di Dio.

Salomone voleva con tutto il cuore la saggezza divina e il discernimento per distinguere il bene dal male. Dio gli apparve in un sogno e gli disse: "Chiedi tutto ciò che vuoi che io ti dia" (1 Re 3:5). Salomone ricevette "un cuore intelligente, per discernere il bene dal male" (1 Re 3:9). Ma Dio aggiunse un ammonimento: "Se poi cammini nelle mie vie osservando i miei statuti e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre, io prolungherò i tuoi giorni" (1 Re 3:14). Salomone udì un messaggio potente da Dio stesso! Anche i messaggi di suo padre Davide gli risuonavano nelle orecchie. Aveva avuto l'esempio del peccato di suo padre e aveva visto il giudizio che ne era scaturito. Aveva la legge ed i profeti, compresi Debora, Samuele ed il profeta Nathan. Davide lo aveva ammonito: "Osserva gli ordini dell'Eterno, il tuo Dio, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica i suoi statuti.. come sta scritto nella legge di Mosé..." (1 Re 2:3).

Salomone conosceva la Parola. Come risultato di tutto ciò che Dio gli rivelava, scrisse 1005 canzoni e 3000 proverbi! Nei suoi Proverbi, lui stesso avvertiva gli altri del potere malefico delle donne estranee: "Alla fine è amara come l'assenzio, tagliente come una spada a due tagli. I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano direttamente allo Sceol" (Proverbi 5:4-5). Oh, lui conosceva bene la Parola! Quanto era bravo nel predicare agli altri! Ministri di tutto il mondo venivano a consultarlo. Ma nonostante fosse saggio e benedetto da Dio, tuttavia c'erano delle aree nella sua vita in cui era disobbediente.

Osserviamo queste aree di disobbedienza alla Parola di Dio, cose in cui egli ignorò totalmente i comandamenti del Signore. Vi ricordate i tre comandamenti specifici rivolti ai re d'Israele? Salomone non ne osservò neanche uno! Vi ricordate gli avvertimenti che Davide gli aveva dato riguardo alla legge di Mosé: "Non deve procurarsi un gran numero di cavalli"? Beh, "i cavalli di Salomone erano importati dall'Egitto" (1 Re 10:28). Salomone aprì la porta al libero commercio con l'Egitto, trasgredendo il comando esplicito del Signore. Il comandamento continuava dicendo: "Non deve far tornare il popolo in Egitto per procurarsi un gran numero di cavalli, poiché l'Eterno vi ha detto: Non ritornerete più per quella via". L'Egitto rappresenta il mondo! Quando Dio ti chiama a separarti dal tuo passato e dalla vecchia vita, intende proprio quello! Non ci sono eccezioni.

"Non deve accumulare una gran quantità d'oro e d'argento..". Ma, "tutte le coppe per le bevande del re Salomone erano d'oro, e tutte le coppe del palazzo della Foresta del Libano erano d'oro puro. Nessuna era d'argento, perché questo al tempo di Salomone non aveva alcun conto. Il re infatti aveva in mare una flotta... che veniva a portare oro, argento, avorio, scimmie e pavoni" (1 Re 10:21-22). Dio gli diede beni materiali per metterlo alla prova: li avrebbe usati per abbandonarsi alla lussuria o li avrebbe usati per la gloria di Dio e per il popolo? In questo verso troviamo le opere di Salomone e a chi andarono le sue ricchezze: "Salomone impiegò SETTE ANNI a costruire il tempio [il tempio dell'Eterno]. Ma a Salomone occorsero TREDICI ANNI per costruire la sua propria casa.." (1 Re 6:38-7:1). Quanto spendiamo per noi stessi, paragonato a quello che facciamo per Dio?

"Non deve procurarsi un gran numero di mogli...". "Ma il re Salomone, oltre alla figlia del Faraone, amò molte donne straniere.. Egli ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine; e le sue mogli gli pervertirono il cuore" (1 Re 11:1-3). Cercò di superare tutti i re della terra, facendosi l'harem più grande. "Salomone si unì a tali donne per amore" (1 Re 11:2). Le accolse commettendo adulterio! Amava Dio ma il suo cuore era attratto dall'harem.


Tutti I Compromessi di Salomone Possono
Racchiudersi In Un Unico Sbaglio:
Rifiutare Di Chiudere La Porta All'Egitto!


"Salomone si imparentò con il Faraone, re di Egitto" (1 Re 3:1). Il sermone che Dio gli aveva rivolto diceva più o meno queste parole: "Potrai diventare tutto quello che voglio che diventi, potrai godere tutte le mie benedizioni e potrai adempiere la chiamata della tua vita se non ti comprometti con il mondo, con la carne, con il diavolo!". Dio aveva promesso di stabilire per sempre il suo trono! E così avvenne! "Il re Salomone sarà benedetto... così rimase saldo il regno nelle mani di Salomone" (1 Re 2:45-46). Fino a questo punto Salomone non si era compromesso. Dio aveva ancora il controllo totale ed il re era benedetto e stabilito semplicemente perché amava e confidava nel Signore. Non c'erano ancora cavalli egiziani, harem né orge lussuriose! Ma Salomone non sapeva che nel suo cuore strisciava un serpente! Con la bocca diceva al Signore: "Voglio solo Te, Signore -- non voglio ricchezze, fama, gloria. Reputazione ed onore non hanno alcun significato per me. Voglio solo riconoscere il bene dal male e voglio sapere come posso servirti meglio".

Ma Dio sapeva quello che c'era nel cuore di Salomone -- perché quando gli apparve per la seconda volta, gli diede un solenne avvertimento: "Se vi ritrarrete da me e non osserverete i miei comandamenti e gli statuti che ho posto davanti a voi e andrete a servire altri dei e a prostrarvi davanti a loro, io sterminerò Israele dalla faccia del paese che gli ho dato e rigetterò dalla mia presenza il tempio che ho consacrato al mio nome.." (1 Re 9:2-7). Un vecchio predicatore una volta scrisse: "Gli uomini oggi sono corrotti dentro, e le colonne del loro carattere stanno crollando perché subiscono le stesse influenze che hanno fatto cadere Salomone!".

Salomone fece un piccolo passo di disobbedienza che alla fine lo trasformò in un uomo duro, dal cuore a prova di sermone. Considerò una cosa da niente sposare la figlia del Faraone; per lui si trattava semplicemente di un matrimonio di convenienza. "Sposò la figlia del Faraone e la condusse nella città di Davide.." (1 Re 3:1). Sono colpito dal fatto che molti teologi cercano di giustificare questo matrimonio. Uno ha detto: "Era proibito sposare solo le donne cananee". Un altro ha detto: "Quella donna rappresenta i gentili che ricevono la grazia. E' la figura della grazia di Dio ai pagani". Stupidaggini! Era una pagana che adorava gli idoli egiziani. Se a Salomone veniva proibito di comprare i cavalli dall'Egitto, tanto più non poteva sposare una donna pagana! Era la donna estranea di cui egli stesso avvertiva nei Proverbi, la donna le cui porte conducono all'inferno! La figlia del Faraone rappresenta quella cordicella che ancora ci tiene legati al mondo; un peccato minuscolo e nascosto che non abbiamo arreso a Dio -- quel compromesso che cerchiamo sempre di giustificare!

Immaginatevi questa regina pagana che arriva a Sion: in questo santo territorio di Israele arriva con una carovana di servi, di ancelle e perfino di sacerdoti! Fra i suoi bagagli trasporta i suoi dei, le sue immagini, i suoi rituali, i suoi incantesimi. Per gli egiziani Gerusalemme era una città di frontiera ed Israele una nazione emergente. Me la immagino che si guarda attorno pensando: "Oh, sarà facile -- so già dove farò costruire il mio tempio!". Qualcuno dei sacerdoti dell'Eterno forse si sentiva compunto? Stavano dicendosi l'un l'altro: "Mosé aveva proibito queste cose! Ci è stato comandato di non toccare niente di egiziano. Ed ora, ecco, un matrimonio con la figlia del Faraone! Saremo alleati per sempre con l'Egitto!". Salomone ha forse provato una punta di rammarico mentre riceveva questa regina nella Città Santa? Non sapeva che ciò che non aveva potuto fare l'esercito egiziano lo avrebbe potuto fare questa incantatrice? Mosé aveva comandato di spezzare per sempre ogni legame con l'Egitto!

Sono sicuro che Salomone poteva fornire molte scuse per questo matrimonio idolatra. Forse avrà detto: "Si, so quello che dice la Parola di Dio a riguardo. Sì, ho ascoltato tutti i messaggi di Mosé riguardo al compromesso con il mondo. Ma tutto questo non riuscirà certo ad intaccare il mio amore per Dio. Io vincerò mia moglie al mio Dio. Questo matrimonio è solo una questione di lavoro, ma non scalfirà il mio lavoro e la mia consacrazione a Dio. Sto in guardia! Ho tutto sotto controllo! E' solo per affari!". Queste sono le stesse vecchie scuse che si usano oggi per giustificare i compromessi ed i legami con il mondo. Dicono: "Sì, so quello che dice la Bibbia sulla separazione e sul non toccare niente di impuro. Sì, ho sentito tutti i tuoi sermoni sulla TV, sul teatro, sulla separazione. Ma -- è una questione di lavoro! Io non la vedo come te. Dio non mi ha fatto vedere le stesse cose! Non vedo nessun conflitto: io amo il Signore -- sono chiamato da Dio -- perciò, ho tutto sotto controllo. Il Signore sa che voglio fare del bene e che Lo amo veramente!". Ascoltano ma non obbediscono. Quando la Parola va contro la loro politica ed il loro modo di pensare -- disobbediscono e si comportano come se Dio fosse d'accordo con loro!

Il primo compromesso di Salomone ha aperto la porta ad un diluvio di compromessi: cavalli dall'Egitto, un harem, oro e lussuria! Un uomo di Dio scrisse: "E' una delusione fatale che c'è un dono misterioso di Dio chiamato grazia, che permette all'uomo di dormire sulle gambe di una qualche Delilah, senza essere privato della sua forza -- una forza magica che continua a tenerlo nel giusto persino contro la sua volontà".


Salomone Divenne Un Credente "A Metà"!


Salomone divise la sua vita: metà per Dio -- metà per i suoi piaceri! La Parola di Dio lo aveva convinto a metà! Provava metà dispiacere, metà pentimento -- e cambiava a metà! Non so cosa accadde, ma Salomone si convinse a metà che questa donna non poteva vivere accanto all'arca di Dio. Perciò decise di spostarla -- a metà strada dalla città. "Or Salomone fece salire la figlia del Faraone dalla città di Davide alla casa che aveva costruito per lei, perché pensava: Mia moglie non deve abitare nella casa di Davide re d'Israele, perché i luoghi dove è entrata l'arca dell'Eterno sono santi" (2 Cronache 8:11). Un vero pentimento gli sarebbe costato troppo! Le giustificazioni alle azioni contrarie ai comandi di Dio sono sempre: "Non posso farlo! Ho dato la mia parola. Non posso rompere del tutto. Sarebbe troppo umiliante -- sono troppo coinvolto!".

La verità è che Salomone non era disposto a rinunciare a questa donna. Sapeva nel suo cuore che ciò che aveva fatto era sbagliato. Dentro di lui qualcosa palpitava. Posso immaginarlo mentre dice: "Sì, devo fare qualcosa. Voglio far vedere al Signore che voglio fare la cosa giusta". L'ha forse rispedita in Egitto? Ha forse gridato a Dio: "Ho peccato e sto cercando delle scuse. Ho sentito la Tua Parola e voglio ubbidire! La Tua Parola è chiara, e nonostante quanto possa costare, non importa se dovrò subire delle umiliazioni, non importa se dovrò pagare delle conseguenze -- io obbedirò. Che mi chiamino pure pazzo, io obbedirò a Dio"? No! Le costruì una casa fuori dalle mura, ma pur sempre nella Città Santa. Salomone andava nella Casa di Dio ad offrire sacrifici, poi attraversava la città per andare dalla Regina d'Egitto! Due scompartimenti divisi: uno santo ed uno malvagio. Senza dubbio pensò che questa fosse separazione.

Oggi le nostre chiese sono piene di cristiani a metà -- convinti a metà dalla Parola -- mezzi pentiti -- mezzi cambiati nella vita. C'è poco "timore della Parola". Sento dire di tante persone che vivono ancora in peccati evidenti, che continuano a fare le stesse cose di sempre. Dicono: "Dio lo sa che voglio fare bene. Lui conosce il mio cuore. Io amo veramente il Signore. Ho fatto alcuni cambiamenti e sto progredendo". Non vuol dire niente essere intenzionati a fare del bene. Dobbiamo farlo! Pochi vogliono rompere con il passato, pochi sono disposti a farla finita col mondo. Vogliono allontanarsene poco a poco, prendendo così mezze misure. Gesù ha detto che se il tuo occhio ti fa peccare, lo devi cavare e gettare via! Non ha detto di metterci sopra una benda. Il mio commercialista aveva 33 anni quando scoprì di avere un cancro all'occhio. Lo operarono col laser e gli dissero che era tutto a posto, ma invece avrebbero dovuto togliergli tutto l'occhio. Il cancro si diffuse dappertutto e tre mesi dopo morì. Il dottore, scioccato, disse: "Pensavo che il cancro se ne fosse andato!".

Salomone aveva costruito il tempio ed aveva realizzato tutti i suoi progetti architettonici. Ma c'erano ancora delle aree nella sua vita in cui disobbediva, e non ci vedeva niente di male. Dio continuava ad essere misericordioso con lui, rispondendo alle sue preghiere. Salomone continuava a recarsi tre volte all'anno ad offrire sacrifici e si rallegrava alla presenza del Signore. Credo che questa sia la condizione più pericolosa per un cristiano: c'è un amore strano nel suo cuore, eppure continua ad amare Dio. Le sue preghiere vengono esaudite ed è felice e gioioso. Comunque rimangono delle aree nella sua vita in cui la Parola non è l'autorità assoluta -- ed il credente non si rende conto del deterioramento che sta avvenendo. Sotto tutte le benedizioni, c'è un focolaio di concupiscenza che indebolisce il carattere e la volontà.

Dio appare di nuovo a Salomone con un sermone forte: "Cammina in integrità. Obbedisci alla Mia Parola, altrimenti io ti rimuoverò". In tutto questo tempo, Salomone continuava a scivolare lontano da Dio, diventava sempre più insensibile alla Parola e cieco alle benedizioni e alla misericordia di Dio. Quanti cristiani vengono benedetti, sentono lo Spirito di Dio, si rallegrano e dicono: "Va tutto bene perché Dio mi sta benedicendo"?


Disobbedire Alla Parola Di Dio
Porta Ad Un Crollo Totale Della Morale
E Del Carattere Cristiano


Inizia con un semplice atto di disobbedienza ad un comando di Dio -- aggiungi una mezza convinzione del peccato, ed un cuore pentito a metà -- e ti troverai come Salomone: un assoluto degenerato! "Così quando Salomone fu vecchio, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dei; e il suo cuore non appartenne interamente all'Eterno, il suo Dio... Salomone seguì quindi Ashtoreth.. e l'abominazione degli Ammoniti. Così Salomone fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno e non seguì pienamente l'Eterno.. L'Eterno perciò si adirò con Salomone perché il suo cuore si era allontanato dall'Eterno, il Dio d'Israele.." (1 Re 11:4-9). Queste parole mi fanno correre i brividi sulla schiena!

Salomone era diventato ora duro all'evangelo -- a prova di sermone! La Parola di Dio non aveva più impatto in lui. Guardatelo: nel posto in cui aveva costruito una casa per una donna, ora c'è un harem enorme. La figlia del Faraone ha aperto le porte a più di 1000 amanti! Salomone stesso è un vecchio depravato, e Dio non gli parla più perché è arrabbiato con lui. Non prega più, tutta la sua gioia è svanita. Dal suo cuore malato sgorgano parole pietose sulla vanità e sull'inutilità della vita.

Gerusalemme è inquinata da templi pagani, costruiti con il ricavato di pesanti tasse. Il re beve smodatamente, perché le case e gli splendidi giardini che possiede non gli alleviano la noia. E' una persona piena di amarezza, ha il cuore pieno di idolatria. I giorni in cui dialogava con Dio sono una flebile memoria. Tutto quello che riesce a dire è: "Vanità, tutto è vanità -- non vale a niente!".

E' lo stesso uomo che una volta pregava così ardentemente durante la consacrazione del tempio: "Ogni preghiera, ogni supplica che ti sarà rivolta da qualsiasi individuo o dall'intero tuo popolo Israele, quando ciascuno ha riconosciuto la piaga del suo cuore e ha steso le mani verso questo tempio, tu ascolta dal cielo.. e perdona.. e rendi a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il cuore di ognuno.. affinché ti temano per tutto il tempo che vivranno nel paese che hai dato ai nostri padri" (1 Re 8:38-40).

Perciò vai avanti -- aggrappati ai tuoi idoli! Giustifica le tue disobbedienze e scusa i tuoi peccati! Un giorno tutto questo sfocerà in un fuoco incontrollabile di immoralità ed apostasia! Poco tempo fa ho saputo che un vecchio pastore di mia conoscenza (che pasturava una delle più grandi chiese pentecostali d'America) -- ma ora vecchio ed in pensione -- è stato sorpreso a fare telefonate oscene! E' diventato un vecchio corrotto, triste e depravato!


Al Contrario, Mosé Si Lasciò Veramente Dietro L'Egitto


Dobbiamo comunque conoscere anche l'altro lato della medaglia. Ci fu un altro uomo che lasciò tutto per seguire il suo Dio. Se Salomone sposò la figlia del Faraone, Mosé se ne scappò da lei! "Per fede Mosé... rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone, scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato, stimando il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa.. Per fede lasciò l'Egitto senza temere l'ira del re, perché rimase fermo come se vedesse colui che è invisibile" (Ebrei 11:24-27).

Mosé avrebbe potuto avere tutto l'oro e l'argento, i cavalli, gli harem, le lussurie ed i piaceri d'Egitto! In Egitto era il principe, viveva nella corte del Faraone. Ma "rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone", e questa decisione gli costò tutto. Ma non lasciò l'Egitto per paura, anzi non temeva l'ira del re; se ne andò perché preferì soffrire con il popolo di Dio. Mosé aveva gli occhi puntati su Gesù il Signore e non sulle cose di questo mondo.

Quanto costa l'ubbidienza? Quando costa seguire il messaggio di Dio? Confrontate questi due uomini della Bibbia: Salomone, ripensando alla sua vita, dice: "Tutto quello che i miei occhi desideravano, non l'ho negato loro; non ho rifiutato al mio cuore alcun piacere.. Poi mi volsi a considerare tutte le opere che le mie mani avevano fatto.. ed ecco tutto era vanità e un cercare di afferrare il vento; non c'era alcun vantaggio sotto il sole" (Ecclesiaste 2:10-11). E continua dicendo: "Perciò ho preso in odio la mia vita.. il mio cuore non riposa neppure di notte... Ho trovato una cosa più amara della morte: la donna il cui cuore è lacci e reti, e le cui mani sono catene. Chi è gradito a Dio le sfugge, ma il peccatore sarà preso da lei..." (vedi Ecclesiaste 2-7).

Osservate invece Mosé: a 120 anni, i suoi occhi vedono perfettamente -- tutte le sue forze fisiche erano in pieno vigore quando Dio lo chiamò a casa. Dio stesso prelevò il corpo di Mosé.

Questa è la testimonianza che Dio lasciò all'umanità riguardo a Mosé: "Non è più sorto in Israele un profeta simile a Mosé, con il quale l'Eterno trattava faccia a faccia, in tutti i segni e prodigi che l'Eterno lo mandò a fare nel paese d'Egitto davanti al Faraone..." (Deuteronomio 34:10-11).

Obbedire conviene!

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Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771 USA.

 


Tradotto in Italiano da Susanna Giovannini - Formattato HTML da Marco Fornasini

Tutte le citazioni sono tratte dalla Bibbia "La Nuova Diodati"
Copyright © 1991, La Buona Novella s.c.r.l. Contrada Restinco
Casella Postale 27 - 72001, Brindisi, Italy


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