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Dove Sono i Nove?


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di David Wilkerson
8 Marzo 1993
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Immaginate questa scena tratta dalla lettura di Luca 17: Gesù camminava lungo una via che portava a Gerusalemme, mentre il momento della Sua crocifissione si avvicinava. Passando sui confini della Samaria e della Galilea, raggiunse un villaggio. E fuori da questo villaggio, erano accampati dieci lebbrosi in un terribile squallore e vergogna.

Evidentemente, nove di quei lebbrosi erano ebrei, e uno era un samaritano. Ora, gli ebrei a quei tempi non osavano neppure toccare i samaritani, figurarsi vivere con loro. Ma apparentemente la comune distretta di quei dieci li aveva spinti a vivere insieme condividendo la stessa miserevole storte.

Se avete mai letto qualcosa sulla lebbra, potete immaginare in quali squallide condizioni vivessero quei dieci. Ciò che vediamo ogni giorno nella città di New York è già abbastanza. Sulla quarantunesima strada, vicino all'entrata del Lincoln Tunnel, stamberghe e casupole di ripiego costeggiano la strada. Sono baracche di cartone, scatole di frigoriferi coperti con dei panni. Si possono vedere materassi sporchi, vestiti sudici e laceri, spazzatura accatastata sui soffitti di queste misere "case". È una piccola città pullulante di pidocchi, scarafaggi, topi, droga, alcool, AIDS, malattie imperversanti ovunque e continue lotte.

Ma, credetemi - quelle casupole sono palazzi in confronto alle squallide condizioni dei dieci lebbrosi che vivevano ai tempi di Gesù! Quegli uomini non usufruivano di indennità per disabili, servizi di assistenza sociale, buoni pasto, ospedalizzazione, volontariato. Erano del tutto abbandonati dalla società.

Erano reietti senza casa - forzati a vivere in un campo isolato fuori dal villaggio. Per legge, i lebbrosi dovevano tenersi a una distanza di almeno 100 passi (60-90 metri) dagli altri. Quando la gente si avvicinava loro, essi dovevano gridare: "Impuro, impuro!"

A seconda della quantità di tempo passata dall'insorgere della lebbra, alcuni avevano perduto le dita delle mani o dei piedi, le orecchie, i denti, le braccia, il naso. La loro carne era devastata dalle piage e in putrefazione, e la puzza e la vista di tutto ciò era insopportabile. Questi uomini imploravano, cercavano e mangiavano cibo che gli altri non si sognavano neppure di guardare. Probabilmente vivevano negli immondezzai.

Eppure quello che tormentava questi reietti più di ogni altra cosa erano i ricordi ricorrenti dei loro amati che avevano dovuto lasciare quando il sacerdote aveva constatato la presenza della lebbra su di essi. Avevano perduto mogli amorevoli, e i figli adorabili che una volta giocavano con loro. Avevano perduto casa, lavoro, rispetto e ogni speranza di essere utili a qualcuno. Alcuni di loro probabilmente erano ebrei fedeli, che seguivano le tradizioni della chiesa. Eppure adesso erano accampati fuori da questo villaggio senza nome, vivendo una vita desolata e solitaria, di inenarrabile vergogna e sofferenza.


La Lebbra Nella Bibbia è Sempre Stata un Sinonimo di Peccato!


Le Scritture mostrano il lebbroso come un tipo del peccatore che vive nella vergogna - debilitato e consunto dagli orribili effetti del peccato.

In molti dei nostri servizi alla chiesa di Times Square, le prime tre file sono occupate da ex "lebbrosi". Si tratta di giovani uomini della Timothy House - ex tossicodipendenti e alcolisti. La lebbra del peccato è costata loro tutto ciò che avevano: mogli, figli, lavoro, stima di sè, salute, equilibrio. Alcuni sono finiti senza una casa, senza speranza, completamente perduti.

Non so come questi dieci lebbrosi ebbero occasione di sentir parlare di Gesù. Forse un lebbroso vagabondo passando di là aveva parlato loro delle guarigioni miracolose che Gesù stava facendo per i lebbrosi nelle altre città o villaggi. In ogni caso, in qualche modo essi erano a conoscenza del fatto che Gesù sarebbe passato di là - e attesero con ansia di vederLo!

Cercate di immaginare: sono seduti il più possibile vicini alla strada, ma sempre lontani non meno di 60-90 metri, nei campi. Sono rimasti accampati tutta la notte. Che vista pietosa dev'essere stata! Dieci uomini zoppi, sudici, ricoperti di piaghe, morenti, si tenevano l'un l'altro per restare in piedi mentre Gesù passava.

Ho immaginato spesso che, quando hanno visto Gesù e gli apostoli scendere per quella strada, devono aver iniziato ad agitare le braccia, ormai ridotte a moncherini. Avranno indicato gli arti mancanti? Oppure i loro vestiti strappati e sporchi? Non so come fecero ad attirare la Sua attenzione, ma quando Gesù si avvicinò loro, essi gridarono: "Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!"

Non chiedevano soldi, oppure di andare in cielo quando sarebbero morti. Stavano implorando misericordia! Era come se supplicassero: "Gesù, come puoi guardare lo stato in cui siamo ridotti e non avere pietà di noi? Come puoi abbandonarci?"

Sono certo che Gesù non si allontanò neppure per un momento. Li guardò in viso e, con grande compassione Egli disse: "Andate a mostrarvi ai sacerdoti" (Luca 17:14).

Immaginate cosa devono aver pensato quei lebbrosi: "Tornare dal sacerdote? Ma come, è lui che ci ha esaminati e dichiarati impuri! Ci ha cacciati dal villaggio. Se ci mostrassimo tutti e dieci alla sua porta, ci additerebbe come impudenti. Nessuno è mai guarito dalla lebbra. Penserebbe che siamo pazzi!"

Eppure credo che ci fu un immediato flusso di vita, salute e forza in quei dieci uomini! Uno mosse un braccio che non era riuscito a muovere per mesi. Un'altro sentì la vita pulsare in lui - e prese a saltare e a correre! Uno dopo l'altro, si guardavano le mani, la faccia - mentre la loro pelle consunta e ricoperta come di scaglie cambiava. Una pelle sana ricompariva sui loro arti, sulle loro facce - erano stati guariti!

Ricordate l'ora in cui Gesù ebbe pietà di voi - quanto vi sentivate purificati e vivi? Avete gridato di gioia per aver sentito la Sua potenza che vi liberava? Avete sentito la nuova vita in voi?

Questi uomini sentivano quella vita! Certamente erano pieni di entusiasmo, e gridavano di gioia! Le piaghe e le ulcere stavano scomparendo. E dove c'era pelle lacerata, ora c'era una pelle nuova, sana!


Gesù Disse a Questi Dieci Lebbrosi La Stessa Cosa
Che Ha Detto a Tutti Gli Altri Lebbrosi Che Ha Guarito:
"Andate a Mostrarvi Ai Sacerdoti, Come Testimonianza!"


In Luca 5:14, Gesù disse a un altro lebbroso: "va'... mòstrati al sacerdote e offri per la tua purificazione ciò che Mosè ha prescritto; e ciò serva loro di testimonianza" (Luca 5:14).

Ora, nessun lebbroso poteva tornare semplicemente a casa sua o in chiesa o ai diritti del patto. C'erano certe cose che doveva fare.

Primo, doveva essere dichiarato puro da un sacerdote - e ciò richiedeva una cerimonia molto elaborata e dettagliata della durata di otto giorni. Doveva essere rasato, lavato ed esaminato. Dopo ciò si procedeva con i sacrifici, l'aspersione di sangue e olio, unzioni, offerte. E dopo tutte queste cose, doveva aspettare altri otto giorni prima di poter essere riportato alla sua famiglia e ai suoi diritti. In totale, ci volevano sedici giorni di incredibili attività religiose!

Queste cerimonie religiose erano tutte simboliche - tipi usati per insegnare alla gente la gloria del Messia. Sono descritte in Levitico 14 - e questo è ciò che i dieci lebbrosi andavano a fare tornando al loro villaggio.

Intanto Gesù e gli apostoli probabilmente mangiarono qualcosa ed erano ben oltre la strada del villaggio. Ma, improvvisamente, sentirono un rumore dietro di loro. Quando si voltarono, videro un uomo correre verso di loro - gridando e agitando le braccia! Uno dei discepoli deve aver detto: "È uno di quei dieci lebbrosi del villaggio". E, avvicinatisi, lo sentirono gridare: "Gloria - gloria a Gesù! A Te la lode!"

Era il Samaritano! Quando tornò a Gesù, cadde prostrato ai Suoi piedi - e commosso Lo adorò e ringraziò! Dal profondo del suo cuore elevò parole di adorazione per il Figlio dell'Iddio vivente: "Tu sei Dio! Non avresti potuto far questo se Tu non fossi il Figlio di Dio! Gloria a Dio! Gloria!"

Gesù lo guardò è gli disse: "I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove?" (Luca 17:17). Stava chiedendo: "Perch&ecute; solo tu? Dove sono i tuoi amici, gli altri che ho guarito?"

Amati, questa è la domanda che Gesù sta ancora chiedendo a noi oggi! Delle grandi moltitudini di credenti che Egli ha purificati e resi santi, solo un residuo è tornato a Lui! Allora dove sono tutti gli altri? Ecco dove: sono nello stesso luogo dove i nove lebbrosi guariti finirono le loro vite: persi nella chiesa - ingoiati dalla religione!

Credo nelle statistiche bibliche. E se le statistiche da questa storia del vangelo di Luca sono accurate, allora il 90 per cento di coloro che sono toccati da Gesù finiscono in qualche chiesa arida, morta. Non tornano più a Gesù - perché sono tutti presi dalla religione!

Ora, quei nove lebbrosi erano ansiosi di ritornare alle loro vite. Dissero: "Devo tornare da mia moglie e dalla mia famiglia. Rivoglio la mia stima di me. Voglio andare alla sinagoga e imparare tutto sulla venuta del Messia!"

Potete dire: "Che c'è di male in tutto questo? È la Bibbia stessa a comandare che l'uomo si prenda cura della sua famiglia. E non fu Davide a dire di meditare sulle cose profonde di Dio? I cristiani non devono forse essere motivati a lavorare diligentemente, e fare esattamente quello che fecero i nove lebbrosi? E Gesù non disse loro di andare direttamente dal sacerdote?

Si, tutto questo è vero - ma diventa del tutto inutile se non andate prima a conoscere Gesù!


Quei Nove Lebbrosi Erano Stati Davvero Toccati Dalla Potenza
di Gesù - Erano Stati Testimoni Della Sua Potenza!


"Va'... al sacerdote... serva loro di testimonianza" (Luca 5:14). Per gli anni a venire, quei lebbrosi portarono una potente testimonianza. Potevano passare il resto degli anni che gli rimanevano da vivere dicendo a tutti di come Gesù, dicendo soltanto una parola, li aveva guariti:

"Ero un lebbroso! Ero solo e senza speranza - sporco, sudicio, perduto, un uomo morente. Ma venne Gesù, e mi purificò. Sono guarito da venticinque anni - gloria al Suo nome!"

Tutto questo è meraviglioso. Ma il problema è che stavano parlando di un Uomo che non conoscevano - testimoniavano della potenza di un Salvatore di cui non sapevano nulla! L'avevano soltanto visto da lontano. Sapevano descriverne l'aspetto, il modo di parlare, di camminare - ma non si erano mai avvicinati a Lui e al Suo cuore!

Una delle cose che mi hanno addolorato maggiormente in tutti i miei anni di ministero è stato essere testimone dello spreco delle vite di ex drogati e alcolisti che erano stati miracolosamente liberati da vite di terribile peccato e crimine. Molti di loro furono chiamati da Dio a predicare. Ma le chiese e i pastori in tutti gli Stati Uniti continuarono a chiedere loro di venire a testimoniare e a raccontare le loro spettacolari testimonianze. Venivano blanditi ed incoraggiati a calcare la mano sui dettagli più crudi del loro passato.

Ora, anni dopo, molti di questi ex tossicodipendenti raccontano la stessa storia: "Quindici anni fa ero un ruffiano. Vivevo con le prostitute e sono stato in galera venti volte. Un giorno qualcuno mi parlò di Gesù - lo cercai e sono stato purificato e reso santo!"

Amati, centinaia di questi preziosi convertiti sono caduti, sprecati, hanno fatto naufragio! Non hanno nulla del carattere di Cristo, nè una relazione con Dio, perché stanno vivendo su un'unica esperienza passata. Non sono mai tornati a Gesù - non Lo hanno mai conosciuto!

Molte persone hanno chiesto perché la chiesa di Times Square non chiama dei testimoni tra le persone del nostro ministero caritatevole che vengano a testimoniare ogni settimana. È vero, le testimonianze di questi uomini e donne sono tra le più incredibili che si possano sentire.

Ma vogliamo di più per loro che finire a ripetere sempre la stessa, vecchia testimonianza! Vogliamo che continuino il loro cammino con Gesù - per essere in grado di testimoniare di un cammino fresco, giornaliero, con Lui, e dire quello che Egli ha fatto per essi oggi!

Vogliamo che abbiano maggiormente Cristo!


Come è Triste Vedere Tante Persone Convertite e Liberate
Fermarsi e Perdersi Nella Spettacolarità della Cristianità Moderna!


Semplicemente, alcune persone non vogliono andare avanti con Gesù. Preferiscono una religione spenta! Amano gli sfarzi e il formalismo di una cerimonia di "alta chiesa".

Oh, quanto devono essersi sentiti religiosi quei nove lebbrosi mentre effettuavano il lungo rituale della purificazione! E che incredibile cerimonia!

Prima, il sacerdote prendeva due uccelli. Ne uccideva uno su un recipiente con dell'acqua corrente e lasciava scorrere in esso il sangue. Quindi legava l'issopo a un pezzo di legno di cedro e legava questo all'uccello vivo con un nastro scarlatto. Le ali e la coda di questo uccello venivano bagnate nel recipiente con il sangue e l'acqua.

Il sangue veniva spruzzato sulla fronte e sul polso del lebbroso sette volte. Poi l'uccello vivo veniva lasciato libero di volare per i campi. In seguito, il lebbroso lavava i suoi abiti, si radeva, si lavava accuratamente ed entrava in città per restare isolato per sette giorni.

All'ottavo giorno, tornava dal sacerdote portando due agnelli e un'agnella senza difetto. Portava anche 10,5 kili di farina e mezzo litro d'olio. Queste servivano come offerta per la trasgressione, il peccato, e come olocausto.

Il sacerdote prendeva l'olio e lo versava nel suo palmo, quindi lo spruzzava sette volte a terra. Prendendo il sangue dell'agnello, toccava il lebbroso sul suo lobo destro, pollice destro, e alluce destro. Il sacerdote quindi lo ungeva con olio in questi stessi punti, e versava il resto dell'olio sulla sua testa.

Che gran cerimoniale era - come dovevano sentirsi religiosi quei lebbrosi! E infatti, questi rituali stavano a simboleggiare delle cose molto importanti: l'unzione, la consacrazione, la purficazione col sangue. Ma era tutto morto!

Questi lebbrosi erano passati dall'essere toccati da Gesù, allo spento, sterile ritualismo e formalismo. Si, avevano riavuto la stima in se stessi. Erano rientrati nella vita della chiesa. Avevano riguadagnato i beni materiali. Ma non conobbero mai Gesù!

Potreste chiedervi: "Perché Gesù li avrebbe rimandati a quel ritualismo?" Credo che Cristo mandò i lebbrosi dal sacerdote sperando che essi volessero conoscere il significato di tutto quel rituale:

"L'acqua corrente (o vivente) - Gesù non disse una volta che Egli era l'Acqua della Vita? E il sangue asperso - non disse Lui che il Suo sangue sarebbe stato versato, e che sarebbe stato crocifisso? L'agnello sacrificato - cosa significa?"

Vedete, non c'era sacerdote in Israele che potesse spiegare a quei nove lebbrosi il significato di quelle cerimonie. Essi le eseguivano tutte meccanicamente! No - Gesù voleva che quei lebbrosi si volgessero a Lui e imparassero! Quando gridarono a Lui per strada: "Maestro, abbi pietà!" usarono una parola che significa "comandante, insegnante!" Sapevano che Lui conosceva tutta la verità - ma non erano affamati di conoscerla.

Quei nove lebbrosi rappresentano le migliaia di povere anima che oggi siedono in una chiesa ad ascoltare ministri che non sanno di cosa stanno parlando. È tutto sterile, arido - morto! Eppure so che sta avendo qualche buon effetto: la gente si sta stancando! Molti dicono: "Non è per questo che Gesù mi ha salvato - solo per sedere qui e diventare sterile ascoltando un uomo che recita. Datemi la verità! Datemi Cristo!


Ora Voglio Parlarvi Dell'Uomo Rimasto -
L'Unico Dei Dieci Che Tornò Indietro e Andò da Gesù!


Perché in ogni generazione c'è un residuo che segue Gesù con passione e ringraziamento? Perché Dio ha sempre uno su dieci che abbandona ogni cosa e torna per servire e adorare Cristo - mentre il restante novanta per cento continua ad ascoltare recite?

Credo che il samaritano corse indietro da Gesù perché non era legato da forme e da rituali. Non doveva "disimparare" tutte quelle cose! Vedete, gli altri nove erano stati cresciuti secondo l'ortodossia, le loro menti erano state abituate fin dall'infanzia ai rituali e alle cerimonie. Erano ancora legati dalle loro tradizioni. Ma una volta che il samaritano ebbe veduto l'intero sistema religioso, gridò: No!

Egli fu testimone della falsità dei leader religiosi e dei praticanti. Vide farisei che derubavano le vedove e portavano via le loro case. Vide sacerdoti corrompere ed essere corrotti. Vide i templi pieni di cambiavalute, rendere la casa di Dio una spelonca di ladroni. Vide gli scribi dire agli altri di seguire regole che loro stessi non si sforzavano minimamente di seguire.

Vide tutti i sepolcri imbiancati, i voltafaccia e la doppiezza di cuore. E disse a se stesso: "Sono ciechi che guidano altri ciechi - non è per me. Voglio la vera vita!"

Così, mentre si dirige al villaggio con gli altri nove - torna dal sascerdote, alla chiesa, alla società, al rispetto e alla buona vita - si ferma e pensa: "Aspetta un minuto! Ricordo com'ero prima quando avevo ogni cosa: soldi, prestigio, sicurezza. Ero miserabile! I miei cosiddetti amici mi disprezzarono non appena menzionai loro che c'era la possibilità che fossi ammalato di lebbra. Ero vuoto - legato da abitudini peccaminose, pieno di odio e di amarezza. Ero un inferno vivente. Perché dovrei tornare a quelle cose?"

Allora qualcosa nel suo cuore cominciò a bruciare: "Guardatemi - sono puro. Gesù mi ha guarito! La chiesa può attendere - la mia famiglia e la mia carriera possono aspettare. Io vadò da Gesù! Voglio conoscere Colui che mi ha guarito!" Venne alla stessa conclusione cui giungono tutti quelli che appartengono al residuo del Signore:

"Non c'è niente nel mondo che io desideri. Ogni cosa è vanità! Io vado da Gesù - Lui sarà la mia realtà!"


Non Pensate Neppure Per un Minuto Che Questo Lebbroso Sanato
Tornò Indietro Solo Per Ringraziare -
No, Egli Era Ripieno di Desiderio di Servire Gesù!


Il lebbroso rimasto non riusciva a smettere di piangere; lodava gridando: "Gloria!" dalle più recondite profondità del suo cuore!

Credo che ogni persona che serve Cristo come fece quest'uomo - prostrato ai Suoi piedi, gridando forte grazie senza limitarsi - una tale persona è determinata a non lasciare mai più Gesù! Nel suo cuore dice: "Da chi andrò? Solo Lui ha parole di vita eterna!"

Immagino che quest'uomo seguisse Gesù in tutti i luoghi dove insegnava. Ogni qualvolta Cristo si trovava in luoghi montosi o spiagge, ecco che il lebbroso guarito era lì seduto. Gridava: "Ti amo, Gesù! Gloria a Dio! Lode a te!" Lo vedo all'Ascensione, gridare: "Portami con Te, Gesù!" E mi piace pensare che si trovasse anche lui nell'alto solaio nel giorno della Pentecoste, lodando Dio - ripieno dello Spirito Santo!

Eppure la verità è che a noi è stato dato qualcosa che il lebbroso grato non ebbe: la possibilità di avere la potenza che l'umanità non conosce!

A gennaio, ogni quattro anni, l'America inaugura un presidente che è chiamato "l'Ufficio più potente del mondo". La sua firma è legge. Comanda l'esercito più potente del mondo. Può semplicemente premere un bottone e distruggere un'intera nazione. Ma il potere che ha in pugno è nulla in confronto alla potenza che Gesù ci ha dato!

Vedete, secondo la Parola abbiamo accesso completo alla presenza dell'Iddio creatore - e anche Egli può venire a noi! "Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesù, per quella via nuova e vivente... avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede" (Ebrei 10:19-22).

Il lebbroso rimasto non aveva una tale potenza. Essa fu data solo dopo che il velo del Tabernacolo si squarciò in due (cfr. Matteo 27:51). Questo avvenimento stava a significare che l'uomo poteva accedere a Dio e che Dio poteva andare dall'uomo - per poterci incontrare!

Le parole "piena certezza" in questo verso significano "apertamente, in modo non nascosto, pubblicamente". Amati, qui "pubblicamente" è per il diavolo! Significa che possiamo dire a ogni demone dell'inferno: "Per il sangue di Gesù Cristo ho diritto di entrare nella presenza di Dio e parlarGli - e Lui a me!"

Credi di avere questo diritto - che Dio desidera venire a incontrarti? Avviciniamoci a Lui con il cuore pieno di certezza di fede! Non andiamo a Lui per il sangue di un uccello, di una pecora, o di un toro - ma per il sangue del nostro Signore Gesì:

"È entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna. Infatti, se il sangue di capri, di tori e la cenere di una giovenca sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano, in modo da procurar la purezza della carne, quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì sé stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!" (Ebrei 9:12-14).

Niente emoziona di più il cuore di Dio che vedere i Suoi figli andare a Lui con piena certezza di fede, senza timidezza! Vuole che noi andiamo a Lui dicendo: "Ho diritto ad essere qui. E anche se il mio cuore mi condanna, Dio è più grande del mio cuore!" (vedi 1 John 3:20).

Dopo che questo lebbroso si fu avvicinato per la seconda volta a Gesù, la Scrittura ci dice che Gesù lo salvò: "E gli disse: 'Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato'." (Luke 17:19). Questa volta Gesù fece più che purificarlo - Gli diede santità, nel cuore, nel corpo, nell'anima e nello spirito. E questo è ciò che Dio dà a tutti quelli che si avvicinano a Lui oggi: santità!

Mi piace pensare che questo lebbroso restante tornò alla sua città e si riunì con gli altri nove lebbrosi sanati. Che conversazioni devono aver fatto!

I nove probabilmente parlarono di tutti i problemi che dovevano affrontare da quando erano tornati: le mogli si erano risposate. I figli si erano allontanati per la vergogna. Vecchi amici si comportavano come stranieri. Risolvere tutte queste cose dev'essere stato opprimente!

Ma poi tutti si volsero al samaritano: "Cos'è accaduto? Ricordi quell'uomo di Galilea, Gesù, che ci ha guariti? Cosa gli è successo? E perché sei tanto felice?"

Egli sorrise e disse: "Ero con Lui proprio questo pomeriggio! Lo sto seguendo - sono un Suo discepolo, e Lui è il mio Maestro. E credetemi, non ho i problemi che avete avuto per riadattarvi alle vecchie cose! Non mi importa se la mia famiglia mi rigetta, o se i miei amici mi abbandonano. Gesù mi ha preso con sè!"

"Fratelli, voglio dirvi che cammino con Dio! Egli mi parla e mi insegna. Faccio il fabbricante di tende ora - ma il lavoro che mi dà più soddisfazioni è adorare il Signore!"

Forse invitò gli altri nove ad andare con lui a vedere Gesù. Ma probabilmente essi lasciarono perdere: "Ci dispiace, ma studiamo la Legge tre notti a settimana. Stiamo facendo discussioni su quando il Messia tornerà". Possono aver pensato di star cercando il Messia - ma Lo avevano già perduto!

Così quello rimasto va - torna a Gesù, cantando: "C'è un canto nel mio cuore che gli angeli non possono cantare: Redento! Redento!" Egli sta vivendo nella redenzione - reso santo, completamente libero!

Caro santo, tu e io abbiamo qualcosa di molto meglio di quello che aveva questo lebbroso. Non abbiamo solo una porta aperta, ma un Padre amorevole che ci dice: "Vieni - sei stato purificato. Credi - agisci per fede. Vieni e incontra Cristo!" Alleluia!

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Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771 USA.

 


Tradotto in Italiano e Formattato HTML da Renato Giliberti

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