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Non scappare da Jezebel!


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di David Wilkerson
2 Agosto 1993
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L’intenzione di Dio è che ogni credente prenda il controllo della propria vita, attraverso la forza e la potenza dello Spirito Santo! La Bibbia ci rende chiaro che il nostro cammino deve essere organizzato dal Signore. Davide testimonia: “... confidarono in te, e non furono delusi. ” (vedi Salmi 22:5).

La tua vita non è sotto controllo, comunque, se sei vittimizzato da uno spirito di paura, lussuria, scoraggiamento o depressione. Se sei costantemente bombardato da sentimenti di indegnità o pensieri di abbattimento, la tua vita non è sotto controllo!

Se qualcuno di questi stati ti descrive, prego che lo Spirito Santo possa usare questo messaggio per dominare la tua anima e mettere una lotta di nuovo in te. Dio vuole che fronteggi il diavolo, per reclamare tutto il territorio che gli hai concesso!

Voglio mostrarvi come uno dei più potenti e pii uomini in tutta la Bibbia, perse il controllo della sua vita per un tempo e di come ne tornò in possesso. È la storia di Elia!

Dio disse a questo potente profeta di radunare i 450 sacerdoti di Baal ed i 400 profeti di Asherah in cima al monte Carmelo, Dio stava per lanciare una sfida, una prova di forza con il diavolo! Era la prova per vedere chi sarebbe stato degno di adorazione: gli idoli pagani o Dio Yaweh.

Vi ricorderete che il fuoco dello Spirito Santo venne dal cielo, consumando il sacrificio posto sull’altare fatto da Elia, prosciugando i dodici barili di acqua. Quando i credenti a metà videro ciò, si gettarono sulla faccia ed adorarono il Signore!

Quindi queste persone si accesero di un santo furore, perché erano stati stolti! La loro esposizione all’indegna idolatria li aveva portati in legami di schiavitù. Per cui presero questi 850 sacerdoti pagani e li uccisero tutti!

Nel frattempo Elia disse al Re Acab: “Preparati per la pioggia!”. Ed il profeta andò sulla montagna e pregò per un potente temporale, che mise fine alla siccità. Quindi lo Spirito di Dio cadde su lui ed Elia superò i carri di Acab per sedici miglia, tornando al palazzo in Izreel!

Le Scritture affermano: “ La mano del SIGNORE fu sopra Elia...”( 1Re 18 :46). Certamente nessun uomo avrebbe potuto fare questo se lo Spirito di Dio non avesse dimorato potentemente in lui.


 La personale battaglia di Elia comincia alle porte di Izreel!


Quando Elia arrivò ad Izreel, si fermò alle porte della città e non volle proseguire. Egli rappresenta il luogo dove ci troviamo noi proprio ora, fuori dalle porte del male, separati dal peccato, aldilà della portata di qualunque nemico.

Fino a questo punto Elia aveva il pieno controllo della propria vita. Era coraggioso, senza paura, zelante verso Dio ed odiava l’idolatria. La sua preghiera era vincente, nessuna delle sue parole non compiva il suo effetto. E Dio lo ha usato nella maniera più grande tra tutti i Suoi ministri. Elia, con un solo gesto aveva scosso le più potenti forze dell’inferno!

Non sappiamo cosa Elia stesse pensando mentre era seduto fuori dalle porte della città. Ma sappiamo che: “ Elia era un uomo sottoposto alle nostre stesse passioni...” ( Giacomo 5 :17). Era pienamente umano, a dispetto di quanto aveva appena portato a termine.

Credo che Elia aspettasse con forza che Dio completasse il lavoro che Egli aveva iniziato, cioè abbattere l’idolatria nel paese! Probabilmente avrà pensato: “Forse i giusti che hanno visto il fuoco cadere dal cielo si risveglieranno e cacceranno Iezebel fuori dal suo palazzo. Certamente ella sarà nell’angoscia. E probabilmente starà facendo i bagagli ed avrà chiesto di una carrozza proprio adesso. ”

“Potrebbero esserci dei disordini nelle strade. Ed il popolo avrà necessità di udire una voce profetica, quando tutto scoppierà io devo essere al posto giusto!”

Mentre attendeva fuori dalla città per anticipare le mosse di Dio, Elia si sentiva molto importante, veramente necessario e molto potente in Dio. Ma, miei cari, potete avere la stessa esperienza di quello che Elia sperimentò sul Monte Carmelo, scaraventando a terra le podestà e prevalendo nella preghiera, riscattando anime dalle grinfie di Satana, ma subito dopo avere esperienza di una rovinosa caduta!

Il momento più vulnerabile della tua vita di cristiano è proprio dopo avere esperimentato una grande vittoria. Molti pastori, evangelisti e diaconi che sono stati grandemente guidati da Dio sono caduti, perché sono diventati negligenti e fin troppo compiaciuti della loro potenza. Pensavano di essere ormai arrivati in un luogo in Dio, dove non potevano più essere attaccati, dove potevano fronteggiare qualunque cosa senza subire alcun problema.

Ma un diavolo arrabbiato si è mosso al primo segno del loro auto-compiacimento. Ed ha iniettato nelle loro menti dell’orgoglio spirituale, quindi loro sono caduti perché non erano preparati a questo!

Lo stesso orgoglio c’era in Elia! Il vero contenuto del suo cuore venne alla luce più tardi, mentre si nascondeva in una caverna del Monte Horeb:

“Egli rispose: «Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita».” ( 1Re 19:10). Elia stava dicendo: “Sono un superstite, Signore. Sono il solo rimasto in Israele che sta combattendo per Te!”


Ci sono due battaglie in questa storia!


La battaglia sul Monte Carmelo non fu tra Elia e Iezebel, bensì fu combattuta tra Dio ed il diavolo! Elia era ripieno dello Spirito di Dio, mentre Iezebel era posseduta da Satana. Fu una battaglia tra la potenza dell’inferno e la chiesa di Dio sulla terra!

Questo è il genere di guerra che siamo chiamati a combattere. È una battaglia sulla morale, tra la chiesa di Gesù Cristo e gli operatori d’iniquità, abortisti, spacciatori di droga, omosessuali sfacciati, pornografi, politicanti senza Dio.

Ma certamente, vediamo nella storia di Elia anche una personale battaglia che si prospetta. È quella tra il diavolo ed Elia stesso! Satana dice: “Posso anche aver perduto la battaglia per la chiesa. Ma ora sto appresso all’uomo di Dio!”

Iezebel rappresenta Satana in questa storia. Ogni cosa che fa, era diretta dal diavolo. Lei era lo strumento usato per portare confusione, disordine e tumulto verso Israele. Ascoltate la Parola di Dio la descrive:

“ Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezebel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli. Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione. Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie.” (Apocalisse 2:20-22).

Iezebel è la figura della disapprovazione del diavolo, del passato di cui ci siamo pentiti. Lei rappresenta uno spirito seduttore che è al lavoro nel mondo, desideroso di portare intorbidimento nella casa di Dio. Lo scopo di questo spirito è di privare la chiesa di tutta la santa adorazione che è data al Padre. Cerca di distogliere i credenti dall’adorare Dio con un cuore puro!

“Acab raccontò a Iezebel tutto quello che Elia aveva fatto, e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti.” (1Re 19:1). Iezebel ascoltò con attenzione quello che Acab le diceva del fuoco miracoloso che era caduto sull’altare di Elia... come il popolo era caduto in ginocchio in timore e tremore di Dio... e come essi avessero ucciso i suoi 450 sacerdoti di Baal ed i 400 profeti di Astarte!

Tutto ad un tratto la faccia di Iezebel divenne rossa di rabbia (era il diavolo che stava ergendosi in lei!). E disse: “Ho perduto i miei sacerdoti. Ho perso la devozione e il culto che mi attendevo di avere dal popolo di Dio. Questo è un colpo che distrugge tutti i miei piani. ”

“Ma adesso inseguirò Elia! Focalizzerò la mia attenzione su questo servitore di Dio che ha causato una tale devastazione nel mio regno. Non m’importa di quello che potrà accadere, ma acciufferò quest’uomo!”

In quel momento Elia sedeva fuori dalla città, era assorto nelle cose di Dio, si sentiva irreprensibile, vittorioso, non aveva alcun pensiero impuro nella propria mente. Ma repentinamente, sembrava sbucato dal nulla, un messaggero di Satana apparve con un messaggio dall’inferno! “ Allora Izebel mandò un messaggero a Elia per dirgli: « Gli dèi mi trattino con tutto il loro rigore, se domani a quest'ora non farò della vita tua quel che tu hai fatto della vita di ognuno di quelli»” ( 1Re 19:1-2).

Satana stava minacciando: “Elia, sei un uomo morto! Sei andato troppo oltre ed ora la battaglia è tra te e me. Ormai sei spacciato!”

Miei cari, Dio ha permesso questa sfida personale per una ragione! Ed è la stessa ragione per cui ogni credente pio e consacrato deve affrontare la stessa battaglia!

Voi sapete quanto sia difficile lottare contro gli operatori d’iniquità. Sapete quali sia le forze del male che operano in America: giudici, i quali decretano che il nome di Dio non venga menzionato nelle scuole, dottori che uccidono bambini, lesbiche che predicano dai pulpiti delle chiese; riconoscete che Satana sta lavorando contro l’intero corpo di Cristo. E questa è una battaglia comune.

Ma è completamente diverso quando ti ritrovi faccia a faccia con un diavolo arrabbiato, egli ti vuole colpire personalmente! Ti insegue come individuo, perché hai lasciato un segno nel regno di Dio, hai fatto tremare l’inferno!


Era una Iezebel menzognera che voleva uccidere Elia!


Il diavolo usa le bugie e la paura per cercare di prendere il controllo della vita dei credenti. Cercò di farlo con Elia!

Per prima cosa Iezebel pronunciò il suo giuramento davanti ai propri dei che erano stati svelati come impotenti. Elia non aveva nulla da temere da tali dei. Inoltre Dio aveva posto un muro di fuoco intorno ad Elia; Egli aveva circondato il Suo servitore con carri di fuoco ed un esercito di angeli. Il profeta non era affatto in pericolo!

Ma Elia non pensava a questi carri. Neanche pensava al Dio che era stato con lui sul Monte Carmelo, Colui che poteva aiutarlo anche in questa sua personale battaglia.

No, Elia entrò nel panico! Le Scritture dicono: “ Elia, vedendo questo, si alzò, e se ne andò per salvarsi la vita;” (1Re 19:3). In solo poche ore era passato da una santa audacia, sicurezza ed autorità , alla paura, disperazione e confusione!

Potete comprendere che il diavolo non poteva uccidere Elia. Solo Dio ha le chiavi della vita e della morte. D’altronde neanche Satana voleva ucciderlo, perché sapeva che la morte lo avrebbe portato subito alla presenza di Dio e quindi al di fuori della sua portata!

Tuttavia, solo ventiquattro ore dopo la grande vittoria di Elia, il profeta sedeva nel deserto sotto un ginepro, mormorando: “ «Basta! Prendi la mia vita, o SIGNORE, poiché io non valgo più dei miei padri!»” “...ma egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a mettersi seduto sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire...” ( 1Re 19:4).

Vi chiedo: siete seduti sotto un ginepro? Vi sentite sconfitti, confusi con la vostra vita senza controllo? Tutta la potenza se ne è andata, tutte le vittorie sono solo un confuso ricordo, mentre al suo posto ci sono paura e disperazione? Avete mai detto: “Basta Signore, voglio morire!”?


Geremia ebbe esperienza della medesima grande battaglia!


Il profeta Geremia era un altro santo uomo di Dio. Era retto, irreprensibile, senza alcuna macchia nella sua vita. Quest’uomo sembrava nel pieno del controllo di Dio:

“Ma il SIGNORE è con me, come un potente eroe; perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno molto confusi, perché non riusciranno; la loro infamia sarà eterna, non sarà dimenticata. ... Cantate al SIGNORE, lodate il SIGNORE, perché egli libera il povero dalla mano dei malfattori!” (Geremia 20 :11-13).

Questi versi mi sembrano delineare un uomo che è nel pieno della fede e della vittoria. Eppure subito dopo sentiamo il mormorio di un profeta confuso, spaventato, abbattuto! Sembra quasi che anche Geremia si sia messo a sedere sotto un ginepro:

“Maledetto sia il giorno che io nacqui! Il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto! Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia: «Ti è nato un maschio», e lo colmò di gioia! Sia quell'uomo come le città che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene! Oda egli grida al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno. Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno? Così mia madre sarebbe stata la mia tomba e la sua gravidanza senza fine. ” (Geremia 20:14-17)

Questo santo uomo di Dio stava dicendo: “Perché non mi hanno ucciso appena nato? Magari fossi morti dentro il seno di mia madre!” Che cosa era accaduto perché ci fosse questo rapido cambio d’atteggiamento?

Il diavolo si era scagliato direttamente su lui, tramite Pashur il capo-soprintendente, che lo aveva percosso e lo aveva gettato in prigione!

Geremia era caduto in confusione: “Tu mi hai persuaso, SIGNORE, e io mi sono lasciato persuadere, tu mi hai fatto forza e mi hai vinto; io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno, ognuno si fa beffe di me. ” (Geremia 20:7). Voleva dire: “ Debbo fare la Tua volontà, Signore, perché Tu sei più forte di me. Ma ogni volta che mi dai una profezia, niente sembra che possa salvare! Tutti mi deridono!”

Cari santi, vi chiedo: camminate santi e retti davanti a Dio? Il vostro cuore vuole obbedire ed amare Lui? Siete affamati di Dio, camminando in accordo alla Sua potenza secondo tutta la luce che vi è stata data?

Lasciate che vi avverta, alcolizzati ed empi vivono la loro vita fuori controllo. Ma molti giusti attraversano periodi nei quali scappano davanti al diavolo, e le loro vite sono fuori controllo. Pochi tra noi possono dire insieme a Neemia: “ Un uomo come me si dà forse alla fuga? ...” ( Neemia 6 :11). Molti di noi sono fuggiti proprio come Elia!

Forse state subendo un attacco proprio ora e vi siete seduti sotto il ginepro, storditi e confusi. State dicendo dentro il vostro cuore: “Signore, ne ho abbastanza. Portami a casa!”

Cari santi di Dio, voglio mostrarvi come riavere il controllo della vostra vita riprendendola al diavolo, come riprendere da lui il terreno che avete perduto!

Di seguito vi mostrerò tre cose che lo Spirito Santo ha detto al mio cuore al proposito:


1. Dovete sempre tenere a mente che Dio è con voi,
anche quando state scappando!


Dio è con voi durante ogni attacco del nemico. Egli non vi abbandona ne vi dimentica mai! Elia era completamente disperato, totalmente confuso, spaventato, aveva voglia di arrendersi. Ma Dio vegliava su lui nel suo scoraggiamento e gli inviò un angelo personale, che gli facesse da servitore e cuoco!

Le scritture dicono: “Poi si coricò, e si addormentò sotto la ginestra. Allora un angelo lo toccò, e gli disse: «Alzati e mangia». Egli guardò, e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre calde, e una brocca d'acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo. L'angelo del SIGNORE tornò una seconda volta, lo toccò, e disse: « Àlzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per te». Egli si alzò, mangiò e bevve; e per la forza che quel cibo gli aveva dato, camminò quaranta giorni e quaranta notti fino a Oreb, il monte di Dio.” (1Re 19:5-8). Avete mai mangiato un cibo così nutriente che potesse durare quaranta giorni? Che cibo meraviglioso!

Vi dirò quello che credo il Signore abbia detto all’angelo prima di inviarlo ad Elia:

“Sii paziente con lui! È addolorato, confuso pieno di domande. Egli pensa di voler morire, ma realmente vuole vivere. Si sente inutile, di essere finito. Ma Io lo amo ancora! Ho ancora molto lavoro per lui da fare nel Mio regno. ”

“ Presto risveglierò il suo spirito. Ma nel frattempo, cibalo bene, ristoralo! E digli che il suo viaggio è molto lungo. Non potrebbe mai farlo senza mangiare il cibo che gli darò!”

Ringraziato sia Dio che l’angelo disse tutto ciò ad Elia! È vero, il viaggio è troppo lungo per ognuno di noi! Non riusciremmo a compierlo. Questo è il motivo per cui Dio ci ha dato la Sua Parola, che è meglio di qualunque angelo! Egli dice: “Vai alla Mia Parola, mangia e bevi. In Essa troverai la forza di cui hai bisogno per attraversare questa prova!”


2. Riprendere il controllo richiede di ascoltare la sottile,
quieta voce del Signore!


La voce dello Spirito potrebbe chiederti la stessa cosa che chiese ad Elia: “ ...Che fai qui, Elia?”( 1Re 19:9).

Dio stava dicendo al proprio servitore: “Per quanto tempo permetterai al diavolo di mentirti? Quando, ti risveglierai e dirai: ‘basta di questa follia!’ È tempo per stare ritti e combattere per riprendere il controllo!”

Forse il Signore sta dicendo le stesse cose a te proprio ora: “Perché ti stai nascondendo, vivendo in paura e depressione? Per quanto permetterai che ciò continui? Non hai motivo di aver paura, Io non ti ho mai abbandonato. Alzati! Il tuo lavoro per Me non è terminato. Esci fuori da questa spelonca di tristezza e colpa!”

Dio dovette ripetere due volte queste affermazioni ad Elia. La prima volta Elia rispose che la sua santità e zelo lo avevano messo nei guai: “Signore hanno ucciso tutti i Tuoi profeti. Sono rimasto solo e cercano di uccidermi!”

Ma Dio rifece la domanda, perché Elia non aveva detto l’intera verità! Vedete, Dio comprendeva cosa c’era nel profondo del cuore d’Elia, la vera ragione perché il suo spirito e la sua anima erano così abbattuti. Era questo:

“Dio hai permesso che il diavolo mi inseguisse! Gli hai permesso di perseguitarmi, portarmi via la gioia, mettere la paura dentro me. Ed io non meritavo un simile trattamento! Sono stato puro, obbediente, ho fatto tutto quanto mi hai chiesto di fare. Eppure nonostante tutte le mie preghiere, le predicazioni, l’obbedienza, ho finito per subire la più grande battaglia di tutta la mia vita!”

Quanto detto descrive bene il tuo spirito? Tu hai provato a fare tutto il tuo meglio per fare il lavoro e la volontà di Dio, dando a Gesù l’intero cuore e l’energia, eppure siete caduti sotto l’attacco del diavolo!

Il Signore sta venendo da voi e vi domanda: “Perché stai così giù, perché sei nel panico? Andiamo al cuore del problema. Cosa si nasconde veramente dietro di esso?” Egli vuole che tu ammetta cosa c’è veramente nel tuo cuore: “Dio, non mi merito un attacco da parte del nemico, proprio quando sto lavorando duramente per piacerTi!”

Forse hai già confessato tutto quanto hai nel tuo cuore a Dio in questo modo. Ma gli hai detto tutto quanto hai ancora nel profondo del tuo cuore?

“Sono stanco di tutte queste lezioni, Signore! Non voglio più imparare niente. Voglio solo fare la Tua volontà, per essere vittorioso in Te, salvare anime. Lascia che possa fare tutto questo ed infine arrivare alla casa celeste in gloria!”

Miei cari, qui è la questione principale, l’intero problema: siamo stanchi di imparare i metodi di Dio! Pensiamo: “Non ci sarà mai il tempo in cui potrò riposare sapendo che il diavolo è sconfitto? La mia battaglia non cesserà mai?” No Dio ha dei piani differenti! Ed essi sono: “Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. ” (Giacomo 4:7).

Mi direte: “Io conosco già questo verso!” ma molti cristiani pensano che resistere al diavolo significhi ergere un recinto, sgridarlo, cercare di spaventarlo. Ma tutto questo non produce alcun effetto!

Dio sta parlando di qualcosa di estremamente diverso. Sta dicendo: “Come puoi imparare a resistere a Satana fino a che Io non gli abbia permesso di raggiungerti mentre ruggisce e ti minaccia? Egli non è uno scherzo della tua immaginazione, è realmente il diavolo! E tu devi imparare a opporti a lui!”

I catturatori di serpenti professionisti, cioè coloro che li catturano per prenderne il veleno per scopi medicinali, cominciano il loro addestramento andando dritti nelle loro tane. È l’unico metodo per liberare se stessi dalla paura. Ed è l’unico modo per imparare ad usare gli attrezzi che servono per catturarli.

Miei amati, Dio vuole che andiamo nella tana, per fronteggiare faccia a faccia il diavolo! Egli vuole che ascoltiate le astute bugie ed il ruggito del nemico, così potete imparare a resistergli. Egli vuole insegnarvi a stare ritti in modo fermo, per fronteggiare quietamente tutti i vuoti rumori di Satana.

Le Scritture parlano dell’arcangelo Michele: “ Invece, l' arcangelo Michele, quando contendeva con il diavolo disputando per il corpo di Mosè, non osò pronunziare contro di lui un giudizio ingiurioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!»” (Giuda 9). Michele stava dicendo senza alcuna paura : “Non ho tempo per giocare con te diavolo, io ho del lavoro da compiere. Il Signore penserà a te!”


3. Riacquisterai il controllo, quando comincerai a comprendere perché
Dio ti ha permesso di affrontare una così personale, gravosa, battaglia!


Prima di tutto, Dio permette le prove perché vuole renderti “a prova di diavolo”! ciò non significa certo che non sarai più attaccato. Ma sarai addestrato a affrontarlo! Fa tutto parte della Sua preparazione per te, affinché tu possa compiere un servizio più grande, possa avere una più grande unzione, una maggiore utilità nel Suo regno.

In aggiunta, il Signore sta cercando di renderti più forte contro le astuzie del diavolo. Egli sta crescendo un corpo di credenti che hanno affrontato il diavolo, che sono stati resi forti contro di lui, i quali conoscono le sue armi e non ne sono impauriti! Dio sta dicendo: “Una volta che hai compreso perché stai attraversando tutto questo, potrai riconquistare tutto il terreno che hai perduto. Avrai di nuovo il controllo di te stesso attraverso la potenza dello Spirito Santo .!”

Allorquando la prova di Elia terminò, non ebbe più occasione di scappare di nuovo. Aveva ora il senso della direzione, era stato riassicurato nel suo spirito. Vedete, Dio stava per mandarlo alle nazione per elevare dei re, dei conduttori e dei profeti!

“Il SIGNORE gli disse: «Va', rifà la strada del deserto, fino a Damasco; e quando vi sarai giunto, ungerai Azael come re di Siria; ungerai pure Ieu, figlio di Nimsci, come re d'Israele, e ungerai Eliseo, figlio di Safat da Abel-Meola, come profeta, al tuo posto. ” (1Re 19:15-16). Elia aveva ricevuto una rinnovata e potente unzione. Aveva ripreso il controllo!

“Elia partì di là ...” (verso 19). Elia venne fuori dalla spelonca per fare la volontà di Dio! Non aveva dovuto versare fiumi di lacrime. No, semplicemente aveva dato ascolto alla Parola del Signore!

Miei diletti, l’unico modo che il diavolo ha di impugnarvi è la vostra paura. E voi dovete liberarvene in fede! Dovete dire: “Non devo abbattermi. Dio sta per riversare su di me una fresca unzione dal cielo, Egli sta per usarsi di me!”

Credete che Dio non abbia ancora finito con voi, che vuole insegnarvi ed addestrarvi affinché possiate fare cose migliori? Egli vuole parlarvi nella spelonca dello scoraggiamento. Egli vuole dirvi cosa fare e dove andare, ed Egli vuole portarvi in libertà!

Per cui levatevi dalla vostra disperazione, scuotetevi dai legami di paura e depressione! Uscite fuori dalla spelonca. Scoprirete che nel momento in cui vi alzerete e cominciate a camminare, l’unzione si riverserà su voi! Amen!

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Tradotto in Italiano da Carmelo D'Amico

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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