[World Challenge Pulpit Series] La Pesantezza del Peccato! Un messaggio di avvertimento e di speranza per Cristiani che combattono il peccato nascosto. ------------------------------------------------------------------------ File di Testo + Indice documenti (italiano) + Iscrizioni + Copyright + Menu Multilingue + Cover Letter ------------------------------------------------------------------------ di David Wilkerson 24 Novembre 1997 __________ Voi tutti conoscete la storia di re Davide come commise adulterio con Bat-Sceba e come complott segretamente per far morire suo marito. Eppure, dopo che il profeta Natan mise a nudo il peccato di Davide, mettendoglielo davanti agli occhi, il re, affranto, si pent dei suoi misfatti. In seguito, scrisse quattro Salmi che esprimevano langoscia ed il terrore che prov come conseguenza del suo peccato. Le invocazioni angosciose del cuore di Davide sono contenute nei Salmi 6, 32 e 51 come pure nel salmo sul quale voglio basare questo messaggio: il Salmo 38. In ciascuno di questi salmi, Davide guarda in modo retrospettivo il suo passato, ricordando il tormento che prov durante questo periodo oscuro della sua vita. Nel Salmo 38, in particolare, descrive di essere stato colpito nella sua coscienza sensibile: "Poich le tue frecce mi hanno trafitto e la tua mano scesa su di me." (Sl. 38.2) La realt fu che Davide dovette affrontare le conseguenze del suo peccato. La sua terribile caduta divenne presto notizia di pubblico dominio e tutto il paese cominci a parlarne. Tutta la gente, inclusi anche i sedicenti amici di Davide, diceva: "I potenti sono caduti! Davide finito. La sua potenza, influenza e dignit giace in rovina!" Anche i nemici dIsraele godettero per la caduta di Davide. Natan gli punt il dito dicendo: "tu hai dato ai nemici del Signore ampia occasione di bestemmiare" (2 S. 12.14) Queste parole probabilmente fecero molto male a Davide. Egli aveva attirato il biasimo sul prezioso nome del suo Signore! Molti studiosi biblici ritengono che fu durante questo periodo, durante il quale Davide era particolarmente debole sia dal punto di vista morale che spirituale, che suo figlio, Absalom, tram di usurpare il regno. Davide, probabilmente, era gi a conoscenza del complotto in atto a suo danno. Penso che egli avesse Absalom in mente quando scrisse: "Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga, i miei stessi parenti si fermano a distanza. Tende lacci chi desidera la mia morte, dice cose cattive chi mi augura del male e medita inganni tutto il giorno." (Sl. 38.11-12) Ovviamente, Davide conosceva che era in atto una sorta di inganno attorno a lui. Quindi, perch non lo rese pubblico? Perch non scopr i piani malvagi dei malfattori che complottavano contro di lui? Fu perch egli si sentiva pesantemente schiacciato dal suo stesso peccato nascosto! Il libro dei Proverbi ci dice: "Chi copre le sue colpe non prosperer, ma chi le confessa e le abbandona otterr misericordia" (Pr. 28.13) La frase "non prosperer" in questo contesto non si riferisce a prosperit materiale, ma piuttosto alla salute fisica, allo stato emotivo, al benessere spirituale. La Parola di Dio dice che chiunque nasconde la propria iniquit non potr sperimentare alcuna prosperit spirituale. E la vita di Davide ne la prova! ------------------------------------ Se voi doveste chiedere a Davide se fu pi penoso custodire il suo peccato nascosto, o lasciare che venisse smascherato, con la conseguente vergogna Io credo che egli direbbe che lesposizione del suo peccato fu peso pi leggero ------------------------------------ Davide port per un anno intero su di s il peso terribile delladulterio e dellassassinio. Lunica altra persona a conoscenza di questo era Ioab, il comandante del suo esercito. Natan venne a conoscenza di questo fatto solo in seguito, per rivelazione divina. Ma finch il suo peccato non venne portato alla luce, fu un periodo terribile e terrificante per Davide! Una delle ragioni per il terrore di Davide potrebbe essere consistito nel fatto di aver celato a Bat-Sceba le circostanze della morte di Uria, suo marito. Probabilmente avrebbe potuto nasconderle i fatti, ma Bat-Sceba avrebbe comunque sospettato il coinvolgimento di Davide nella morte di Uria, semplicemente perch vedeva ogni giorno quanto il suo nuovo marito fosse emotivamente sconvolto. Come erano vere le parole di Mos che dicevano: "sappiate che il vostro peccato vi ritrover." (Nu. 32.23) Ebbene, cos come Davide scrisse nel Salmo 38, il suo peccato era gi stato evidenziato, senza nascondere nulla. Ed egli cominci a raccontare il costo terribile della sua stupida scelta: "Poich le mie iniquit sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me" (Sl. 38.4) Quando Natan confront Davide, questo uomo tormentato aveva esaurito ogni capacit di sopportazione. Era stato schiacciato dal peso del suo peccato segreto, e non aveva pi alcuna forza per continuare. Gridava: "Guardate questo mio peccato cosa ha fatto al mio corpo, alla mia famiglia al mio paese. troppo pesante per me da portare. Non posso pi vivere pi a lungo sotto a questo tremendo peso!" Per un credente, miei cari, non vi peso pi grande da portare che il carico pesante dovuto al peccato nascosto ed inconfessato. Mos descrisse il peccato come qualcosa che da piacere solo per poco tempo (vedi Ebrei 11.25) ebbene quanto breve questo tempo! Potrebbe essere una sola notte di piacere proibito, poche ore di oscura permissivit, oppure solo una momentanea euforia. Eppure appena dopo aver commesso il peccato, subentra una pesantezza spirituale che paralizza. Davide visse per un intero anno sotto tale pesantezza. Temette in continuazione il castigo di Dio e, vivendo sotto questa pressione, si ammal. Il suo peccato nascosto ebbe un grave effetto sulla sua salute, forse procurandogli anche delle ulcere, come alcuni studiosi biblici ritengono. Naturalmente non tutte le malattie sono la conseguenza di peccati non perdonati; lesempio di Giobbe ne una prova evidente. Eppure, cos come laccostarsi indegnamente alla Cena del Signore pu portare alla malattia ed anche alla morte, anche il peccato nascosto e non confessato pu causare serie malattie che possono diventare anche fatali. Orbene, Dio amava comunque Davide mentre accadevano tutte queste cose? Ebbene, s. Era Dio arrabbiato con lui a causa del suo peccato? Naturalmente. E castig Davide durante lanno in cui egli mascher la sua iniquit? Certamente. Lasciate che vi ponga una domanda: Dio ama oggi la sua gente? Si, senza alcun dubbio. Eppure, il nostro peccato nascosto procura ira a Dio? Certamente. E Dio ci castiga per il nostro peccato nascosto? Si, certamente! ------------------------------------ Davide elenca parecchie conseguenze emotive e fisiche del vivere con un segreto peccato mortale ------------------------------------ Dal tempo di Davide fino ai giorni nostri, il peccato ha sempre causato terribili conseguenze al popolo di Dio. Considerate attentamente questo elenco di disordini emotivi e fisici causati dal peccato nascosto: "Non c nulla dintatto nel mio corpo a causa della tua ira" (Sl. 38.3) Il testo ebraico suggerisce: "La mia mente ed il mio corpo sono consumati dal timore che Dio sia dispiaciuto di me!" Davide diceva: "Ogni mattina mi sveglio sapendo di avere un peccato nascosto nel mio cuore. Ed come un cancro nella mia anima. Una nuvola scura di presentimento mi sovrasta in continuazione." Analogamente, se avete un segreto peccato nascosto, sarete derubati del vostro spirito che una volta era gioioso. Non vi risveglierete mai in pace! "non c requie per le mie ossa a causa del mio peccato."(Sl. 38.3) La parola "ossa" qui pu essere tradotta come "corpo". Davide diceva: "Non vi salute ora nel mio corpo. Il mio peccato ha influito sul mio benessere fisico!" Davide fa riferimento alle ossa anche in tre altri Salmi penitenziali: "Abbi piet di me, o Signore, perch sono sfinito; risanami, o Signore, perch le mie ossa sono tutte tremanti. Anche lanima mia tutta tremante" (Sl. 6.2-3) "Finch ho taciuto, le mie ossa si consumavano, tra i lamenti che facevo tutto il giorno." (Sl.32.3) "Fammi di novo udire canti di gioia e letizia ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate." (Sl. 51.8) In parole semplici, pi Davide cerc di coprire il suo peccato, pi il suo corpo si indebol. "I miei fianchi sono infiammati, e non v nulla dintatto nel mio corpo." (Sl. 38.7) Lespressione "miei fianchi" in Ebraico significa anche "la mia forza, la mia fiducia." E lespressione: "nulla dintatto nel mio corpo" qui assume anche un significato di "restringimento e di rinsecchimento". Con la perdita di forza e di fiducia nel Signore, in Davide diminuiva anche la sua salute fisica. "Le mie piaghe son fetide e purulente per la mia follia." (v. 5) Davide stava dicendo: "Quando il peccato ebbe il dominio sopra di me ed io stupidamente errai, fui avvolto da un fetore morale. Le mie iniquit divennero di pubblico dominio ed emanarono un fetore come quello di una piaga infetta!" Davide non si disperava perch il suo nome era stato imbrattato. Si disperava perch il suo nome fu sempre associato a quello del Signore, ed ora egli aveva portato scandalo al nome di Dio. Stava dicendo: Il mio nome una volta aveva un significato. Quando la gente ludiva, onorava il Signore. Ma ora il mio peccato lo ha trasformato in una canzonaccia per ubriachi!" "Sono curvo ed abbattuto, triste vado in giro tutto il giorno." (v. 6) La parola ebraica per "abbattuto" qui significa "una pesante tristezza colorata di scuro" Davide viveva sotto una nube scura di disperazione. Stava dicendo; "Le mie spalle sono letteralmente curve sotto il peso della mia colpevolezza. Passo la mia giornata senza alcuna pace!" "Sono sfinito e depresso; ruggisco per il fremito del mio cuore." (v. 8) Parlando di lamenti che non possono essere esternati. Davide stava dicendo: "Mi lamento e gemo perch sento un ruggito costante nel mio cuore." Cosera questo ruggito nellanima di Davide. Era il gemito causato dalla perdita della pace! Il peccato lo aveva derubato della sua libert. Aveva perso ogni pace in Dio assieme al favore di Dio e le sue benedizioni. "anche la luce dei miei occhi m venuta a meno." (v.10) Il peccato di Davide gli aveva fatto perdere anche il suo discernimento spirituale. Una cosa la perdita del proprio benessere emotivo, della propria salute fisica, della propria reputazione. Ma la cosa peggiore la perdita della luce della verit la rivelazione di Cristo! Ad ogni affermazione fatta nel suo Salmo, il fardello del peccato di Davide diventa sempre pi pesante. Mentre egli ricorda in retrospettiva, e descrive la pesantezza della sua anima, ci avverte dicendo: "Non dovete seguirmi nel mio cammino, io mi sono indebolito e spezzato a causa del mio peccato. Ho perso il prezioso favore di Dio!" Alcuni anni fa, un evangelista del passato, molto ben conosciuto, partecip ad una conferenza di pentimento gestita dal nostro ministero. Durante tutti i suoi decenni di ministero, questuomo aveva celato un peccato segreto di omosessualit. A quellepoca aveva circa settantanni. Non lavevo mai incontrato prima. Luomo allung la mano per salutare e quando gliela presi, mi diede la sensazione di stringere un pesce morto anzich una mano. Lo guardai negli occhi e mi sembr un uomo morto. Non vi era alcuna vita in lui. Tutta la sua luce se ne era andata a causa del prezzo emotivo del suo peccato nascosto. E la luce rappresenta discernimento! ------------------------------------ Potete Perdere la Vostra Reputazione o la Salute, ma Dio vi aiuti Quando Perdete la vostra Luce! ------------------------------------ Avendo Davide perso la sua luce spirituale, aveva anche perso la sua capacit di rimproverare i peccatori. La sua bocca fu messa a tacere a causa del suo stesso peccato: "Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre la bocca. Sono come un uomo che non ascolta, nella cui bocca non ci sono parole per replicare." (Sl. 38.13-14) Lapostolo Paolo ordin a Timoteo: "convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza."(2 Tim. 4.2) Eppure, la persona che copre il suo peccato sente una parola diversa rintronare nella sua anima: "Tu che ti vanti della legge, disonori Dio trasgredendo la legge. Infatti, come scritto: Il nome di Dio bestemmiato per causa vostra tra gli stranieri" (Ro. 2.23-24) In altre parole: "Osate insegnare agli altri come vivere, quando avete un peccato nascosto nella vostra stessa vita? Cos facendo bestemmiate il nome di Dio!" Il peso che Davide port per un anno intero gli cost molto caro. Gli danneggi la salute, gli torment la mente e gli fer lo spirito. Cre scompiglio in casa sua, delusione tra il popolo di Dio, scherno tra gli infedeli. Alla fine grid: "Sto per cadere (fermarmi), il mio dolore sempre davanti a me." (Sl. 38.17) La parola ebraica per fermarsi qui significa cadere. Davide stava dicendo: "Sto per cadere da questa grande montagna di dispiacere!" Alcuni Cristiani potrebbero guardare a Davide durante il suo periodo di vita turbolenta e pensare: "Quale tragedia Satana riuscito a gettare nella vita di Davide. Come ha potuto questo gentile salmista arrivare quasi sullorlo del precipizio? Dio deve essere stato molto arrabbiato con lui." Ebbene no! Non fu il demonio a rendere il peccato di Davide cos pesante ma fu Dio! Nella sua misericordia, Dio permise a questuomo di sprofondare il pi in basso possibile, perch voleva che egli si rendesse conto dellorrore del peccato. Egli rese il peccato nascosto di Davide cos pesante, in modo che non potesse pi sopportarlo e fosse costretto al pentimento! La verit che solo un uomo giusto come Davide poteva essere afflitto dal suo peccato cos profondamente. Vedete, la sua coscienza era ancora tenera e riusciva ancora a sentire il dolore pungente di ogni freccia di ravvedimento che Dio scagliava al suo cuore. Questa la ragione per cui Davide poteva dire: "il mio dolore sempre davanti a me." (stesso versetto) E questo il segreto di tutta questa storia: Davide soffriva per un dolore che gli era stato divinamente procurato! Aveva un profondo e prezioso timore di Dio. Poteva affermare: "Vedo la mano di Dio che mi sta disciplinando in tutto questo, una mano che mi costringe a mettermi in ginocchio. Ed io riconosco che i miei peccati meritano la sua ira. Tutti questi terribili effetti del mio peccato nascosto sono stati causati dal mio Padre Celeste! Lo scrittore delle Lamentazioni dice: "Io sono luomo che ha visto lafflizione sotto la verga del suo furore. Egli mi ha condotto, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce ha spezzato le mie ossa. Ha costruito contro di me Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi, come quelli che sono morti da lungo tempo. Mi ha circondato di un muro, perch non esca; mi ha caricato di pesanti catene Egli mi ha sbarrato la via con blocchi di pietra" (La. 3.1-9). Il discorso dello scrittore chiaro. Quando noi viviamo con un peccato nascosto, Dio stesso rende le nostre catene cos pesanti, caotiche e terrificanti che veniamo spinti ad unaperta confessione e ad un profondo pentimento. Prendiamo in considerazione lesempio di Davide. Egli commise adulterio. Fece in modo che un fedele soldato fosse assassinato per vantare diritti sulla sua giovane moglie (e Davide aveva gi cinque mogli). Nascose la sua orribile oscurit morale per un intero anno e arriv sullorlo della rovina totale. Attir la vergogna su Israele e sul nome del suo Padre Celeste. Eppure, anche dopo tutto questo, Dio chiam Davide "un uomo vicino al suo cuore." Come mai? Questo segreto viene svelato in questo versetto: "Io confesso il mio peccato, sono angosciato per la mia colpa." (Sl. 38.18) Appena prima della sua caduta, Davide si umili e si pent! Grid: "Signore ne ho avuto abbastanza! Non posso pi portare questo fardello. troppo pesante per me. Mi pento, e confesso liberamente il mio peccato. Per favore, Signore, non mi abbandonare!" "Ho peccato contro di te, contro te solo, ho fatto ci ch male agli occhi tuoi. Perci sei giusto quando parli e irreprensibile quando giudichi Poich riconosco le mie colpe, il mio peccato sempre davanti a me O Dio crea in me un cuore puro e non togliermi il tuo santo Spirito." (Sl. 51.4, 3, 10,11). Il Signore port alla luce ogni luogo recondito della vita di Davide, per condurlo ad un atto di pentimento pieno e completo! ------------------------------------ Questo messaggio va oltre le esperienze di Davide relative allalto costo del peccato! ------------------------------------ Desidero ora parlare al Cristiano che si trova in un pericolo pi grande di quanto non si fosse mai trovato Davide, persino durante i suoi momenti pi oscuri. Mi riferisco al credente che non riesce in alcun modo a rispecchiarsi nel Salmo 38. Non conosce alcun dolore per liniquit, la pesantezza del peccato, i dardi che colpiscono la coscienza, perch il suo cuore ricoperto di durezza! Questo Cristiano non possiede vero timore di Dio. Pu peccare senza sentire alcun rimorso. Nulla pu perforare le pareti rinforzate del suo cuore. Prende il suo peccato alla leggera, chiamandolo "solo un piccolo problema della mia vita." Tale Cristiano corre il pericolo di diventare un uomo dal cuore duro totalmente ingannato dal suo peccato! Non molto tempo fa, una donna Cristiana molto onesta mand una lettera al nostro ministero, dicendo: "Sono spaventata! Ho servito il Signore per molti anni, ma negli ultimi anni ho cominciato a vagare, diventando fredda verso Dio. Non sento alcuna preoccupazione per le anime perdute, nessuna urgenza di pregare o leggere la Bibbia. Unoscurit spirituale si impadronita di me. Eppure quello che mi fa pi paura il fatto che non sono preoccupata per quello che mi sta succedendo. Ho paura perch non sento alcuna paura!" Quante migliaia di Cristiani non sentono pi il dolore per questo peccato? Moltitudini di persone oggi trovano scuse per i loro peccati ricorrenti, dicendo: "Sono solo semplici debolezze umane. Mi posso permettere almeno questo unico vizio." Ebbene, no! Il profeta Ezechiele ci da una efficace illustrazione di ci che accade alla gente che prende il loro peccato alla leggera. In questo racconto i settanta anziani di Giuda andarono da Ezechiele per ascoltare una parola dal Signore. Tutti questi uomini servivano nel Tempio, e quando si radunarono per il culto con il profeta, Ezechiele ebbe una visione stupefacente: "mentre stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano seduti in mia presenza, la mano del Signore, di Dio, cadde su di me. Io guardai, ed ecco una figura duomo, che aveva laspetto del fuoco; dai fianchi in gi pareva fuoco risplendente, come un bagliore di metallo. Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo spirito mi sollev fra terra e cielo, e mi trasport in visioni divine a Gerusalemme" (Ez. 8.1-3) Lo Spirito Santo scese sullassemblea, ed il fuoco santo di Dio riemp il tempio di luce: "Ed ecco, l era la gloria del Dio dIsraele" (v. 4). Ora, noi sappiamo che quando la presenza ardente di Dio entra in una riunione, il peccato viene immancabilmente messo allo scoperto. Infatti, notate come Ezechiele fu toccato dalla gloria di Dio: in questa visione, Dio lo innalz in alto sopra il tempio, tenendolo sospeso sopra ogni cosa. Ed apr gli occhi di Ezechiele perch potesse vedere i segreti nel cuore dei settanta anziani. Improvvisamente il profeta vide che la mente di questi uomini era piena di "ogni sorta di rettili e di animali abominevoli" (v. 10). Il profeta sta descrivendo delle roccaforti demoniache, esseri satanici. Ed essi si erano infiltrati nella casa di Dio attraverso il ministero di questi uomini! Eppure seduti di fronte a lui vi erano settanta anziani, calmi e placidi. Avevano lapparenza di fedeli che cercavano guida dal Signore, mostrando rispetto per il ministero profetico di Ezechiele. Ma, in effetti, stavano coprendo un segreto peccato nascosto! Vedete, questi uomini eseguivano le procedure di culto esteriori nellesercizio del loro ministero nel tempio sacrificando agnelli, lavandosi le mani ed entrando nel luogo santo. Eppure in realt, appartenevano tutti ad una societ segreta di adoratori del sole. Usavano prostitute nel tempio, perch piangessero davanti a Tammuz, il dio della fertilit. E nella celebrazione del loro rituale di culto, questi anziani, apparentemente pii, commettevano fornicazione. Peggio ancora, questi uomini non si rendevano conto della loro orribile idolatria. Ora, come la presenza infuocata di Dio riemp il luogo, essi semplicemente se ne stavano confortevol- mente seduti, incapaci di vedere o sentire alcunch, totalmente insensibili. Vi chiederete come possibile tutto questo. Vi una sola ragione: ritenevano che la loro iniquit fosse cosa da poco. La scusavano come se non fosse nulla di preoccupante. Il Signore chiese ad Ezechiele: " forse poca cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui?" (v. 17) Dio stava dicendo: "Questi uomini sono insensibili perch non vedono il peccato nel modo in cui io lo vedo molto, molto peccaminoso. Per loro soltanto uno scherzo!" I settanta anziani si erano convinti che Dio ammiccasse a proposito della loro idolatria: "Infatti dicono: Il Signore non ci vede" (v. 12). Eppure il Signore esprime gravi giudizi su di loro. Dice ad Ezechiele: "Ecco che saccostano il ramo al naso." (v. 17) Questo versetto descrive un gesto antico di disprezzo. Gli Israeliti prendevano un ramoscello, lo spezzavano e lo mettevano sotto il loro naso facendolo girare. Lequivalente moderno di questo gesto sarebbe quello di mettere il pollice davanti al naso, per dire: "Prenditi questo!" Dio a proposito di questi uomini sta dicendo: "Sedete nella mia casa, ascoltate una predicazione ispirata e sperimentate la mia presenza manifesta e ci nonostante nascondete il vostro peccato come se fosse una piccola cosa. Non permettete al mio Spirito di convincervi. Mi fate invece sberleffi!" Questi anziani non erano come Davide, che si sentiva pesantemente schiacciato dal suo peccato. Essi non sentivano alcun rimorso, nessuna perdita di forze, nessuna pena emotiva. Non avevano alcun rombo o ruggito interiore. Al contrario, erano ingannati da quello che Mos chiam "una falsa pace". "Nessuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si illuda nel suo cuore dicendo: Avr pace anche se camminer secondo la caparbiet del mio cuore. In questo modo chi ha bevuto largamente porta a perdizione anche chi ha sete" (Dt. 29.18). In altre parole: "Una persona ingannata come un ubriaco che ha perso la capacit di discernere. Egli non pu pi distinguere tra sete e ubriachezza!" ------------------------------------ Io vi chiedo: Quanto pesa il vostro peccato? ------------------------------------ Siete forse turbati ed addolorati per il vostro peccato ricorrente? Vi mantiene sotto pressione, togliendovi il sonno, dandovi pene emotive, dispiaceri, sensi di colpa e disperazione? Vi sentite come se foste sul punto di soccombere sotto al pesante carico di tutte queste cose? Il vostro cuore sta forse implorando: "Signore, sono sommerso dai miei peccati oltre alla mia capacit di comprensione. Eppure so che tutti i miei guai provengono dalla tua mano castigatrice. Oh, Dio, non voglio pi essere schiavo delle mie perfide abitudini. Per favore, rendimi la mia libert!" Se questa la vostra preghiera, allora siete ben sulla strada della guarigione e della liberazione. Vedete, quando Davide si pent, fu in grado di intravedere la luce alla fine della galleria. Ascoltate la sua preghiera trionfale: "Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquit. Ho detto: Confesser le mie trasgressioni al Signore, e tu hai perdonato liniquit del mio peccato Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversit, tu mi circonderai di canti di liberazione." (Sl. 32.5, 7). Cari santi, potete ritirare il vostro grido e riprendervi la vostra gioia. Semplicemente confessate e dimenticate il vostro peccato ed il Signore vi perdoner e vi liberer. Come il padre del figliol prodigo, Egli pronto a baciarvi sul collo, vestirvi con una veste di giustizia ed apparecchiare dinanzi a voi una grande festa. Allora voi potrete testimoniare insieme con Davide: "Molti dolori subir lempio, ma chi confida nel Signore sar circondato dalla sua grazia. Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! gioite, voi tutti che siete retti di cuore" (Sl. 32.10-11). Alleluia! --- Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. 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