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Cambiami, O Signore


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di David Wilkerson
6 Dicembre 1999
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Ultimamente mi sono sentito molto scoraggiato a causa di quello che noi Cristiani definiamo consulenza. Ci sono più consulenti Cristiani oggi che in tutti gli anni di storia della chiesa. E sono disponibili moltitudini di libri e manuali su come comportarsi, che offrono consigli spirituali su ogni argomento, dal matrimonio alla salute fisica, alla crescita dei figli.

Eppure, tragicamente, nella chiesa si trovano più persone, matrimoni e famiglie turbate che in passato. Il tumulto nelle case Cristiane oggi è indicibile -- e, cari, non dev'essere così.

Lasciatemi dire innanzitutto che non sono contro la consulenza Cristiana. Molte persone rispondono positivamente ai consigli che vengono loro dati, e le loro vite, case e matrimoni ne escono ristorati. Infatti, la consulenza è divenuto un ministero importante nella chiesa di Gesù Cristo. Quasi tutte le grandi congregazioni in America hanno almeno un consulente a tempo pieno nel loro staff. Qui alla chiesa di Times Square, abbiamo diversi consulenti.

Eppure vedo sempre più Cristiani afflitti che non reagiscono a tutti i consigli che ricevono. Possono essere seguiti per settimane, o anche mesi, senza alcun risultato. Un pastore o un consulente può portarli passo per passo attraverso le scritture, mostrando loro la chiara verità della Parola di Dio. Può dire loro, "Ecco quello che Dio dice riguardo al vostro problema. Egli dice che dovreste fare questo..." Li mette a confronto con la realtà che se non abbandonano il loro peccato, incorreranno nel giudizio di Dio.

Eppure nessuno di questi consigli funziona. Perchè? C'è un velo spirituale sugli occhi di queste persone. Hanno una terribile cecità sulle loro colpe e sulla necessità di cambiare.

In molte famiglie Cristiane ci si assale l'un l'altro, combattendo accanitamente. Alcuni ci stanno citando in giudizio, portando i familiari nei tribunali. Le madri si estraniano dalla vita delle figlie, i padri non parlano ai loro figli. Dicono tutti di essere innamorati di Gesù -- però rimangono attaccati alla loro collera, amarezza, bruttezza. E' tutto un caos.

Fin da quando ho iniziato ad essere pastore, sono stato preso nel mezzo di molti litigi familiari. E posso testimoniare che poche di queste guerre vengono mai risolte se non per intervento soprannaturale. Perchè? Ognuno vuole che sia l'altro a cambiare.

Uno mi dice, "Perchè lui è così testardo? E' terribile. Ha bisogno di cambiare." Quindi sento qualcosa di simile dall'altro: "Come può essere così insensibile? Lei sa che mi sto sforzando di fare il meglio che posso. E' questo quello che ottengo per essere stato gentile con lei?"

E' sempre colpa dell'altra persona, è l'altro che ha bisogno di cambiare. Ecco perchè credo che indipendentemente dalla quantità di consigli non si otterrà alcun risultato, fino a quando il popolo di Dio si decida su una cosa. Tutti devono fare questa sincera preghiera quotidianamente: "O Dio -- cambiami."

Passiamo fin troppo tempo pregando, "Dio, cambia le circostanze... cambia i miei colleghi d'ufficio... cambia la mia situazione familiare... cambia le condizioni in cui vivo..." Ma raramente facciamo questa importantissima preghiera: "Cambiami, Signore. Il vero problema non è mia moglie, mio fratello, il mio amico. Sono io quello che ha bisogno di preghiere."

Dio orchestra i passi e le vite di tutti i suoi figli. Egli non permette che nulla ci accada semplicemente per fato o casualità. E questo significa che Lui ha permesso la tua crisi. Cosa sta cercando di dirti tramite essa? Egli ti sta dicendo che devi cambiare.

Che vi piaccia oppure no, tutti noi siamo in un processo di cambiamento, in un modo o nell'altro. Nella sfera spirituale, non c'è niente riconducibile alla mera esistenza; veniamo costantemente cambiati, in meglio o in peggio. Stiamo diventando o più come il nostro Signore o più come il mondo, -- crescendo in Cristo o traviandoci.

Dunque, stai diventando più una persona di indole dolce, come Gesù? Stai assennatamente guardando nello specchio ogni giorno e pregando, "Signore, voglio conformarmi alla Tua immagine in ogni campo della mia vita"?

Oppure la tua amarezza ha messo radici, trasformandosi in ribellione e durezza di cuore? Hai imparato a difenderti dalle parole di condanna di Dio e dalla voce del Suo Spirito? Stai sputando fuori cose che una volta credevi che un Cristiano non sarebbe mai stato capace di dire? Ti stai indurendo oltre ogni cambiamento?

Se ciò ti descrive, lascia che ti dica chiaramente: Non riceverai mai liberazione a meno che tu non cambi. La tua vita diventerà soltanto più caotica, e la tua situazione peggiorerà. Smetti di difendere la tua causa, e puntare il dito giustificandoti. Dio non ti incontrerà fino a quando non ti sveglierai e ammetterai, "Niente cambierà per me, a meno che io non sia cambiato."

Grida al Signore onestamente in preghiera: "Cambiami, o Dio. Scava in profondità in me -- mostrami dove ho fallito e sono andato fuori strada. Smaschera il mio orgoglio, la mia collera, la mia testardaggine e il mio peccato. Aiutami a deporre tutto."

Quanti altri esperti, consulenti, sforzi inutili e notti solitarie devi passare prima di renderti conto della verità? Se vuoi che avvenga qualche liberazione o ristabilimento, devi prenderti la responsabilità. Il tuo miracolo dipende dal fatto che tu sia cambiato.

Se desideri di essere cambiato, la parola di Dio mostra chiaramente due passi che devi fare. Presta attenzione a questa parola, e proverai un cambiamento durevole:


1. C'è Un Velo Sopra Ai
Tuo Occhi, Che Ti Rende Cieco --
e Deve Essere Rimosso.


Paolo descrive un cambiamento che deve avvenire prima che ogni altro sia possibile:

"Avendo dunque questa speranza, usiamo una grande franchezza nel parlare, e non facciamo come Mosè, che si metteva un velo sul proprio volto, affinchè i figli d'Israele non fissassero il loro sguardo sulla fine di ciò che doveva essere annullato. Ma le loro menti sono diventate ottuse; infatti, nella lettura dell'antico patto lo stesso velo rimane senza essere rimosso, perchè il velo viene annullato in Cristo. Anzi fino ad oggi, quando si legge Mosè un velo rimane sul loro cuore.

"Ma quando Israele si sarà convertito al Signore, il velo sarà rimosso. Or il Signore è lo Spirito, e dov'è lo Spirito del Signore, vi è libertà. E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore." (2 Corinzi 3:12-18).

In questo passaggio, Paolo sta parlando principalmente della cecità degli Ebrei riguardo a Gesù come messia. Ma sta anche stabilendo un principio che si applica a tutte le persone, Ebrei o Gentili. Sta parlando della cecità alla verità biblica. Notate il verso 14: "Ma le loro menti sono diventate ottuse; infatti, nella lettura dell'antico patto lo stesso velo rimane senza essere rimosso, perchè il velo viene annullato in Cristo."

Comprendete che le persone a cui Paolo scriveva erano sincere. Studiavano fedelmente i libri di Mosè, la Legge e i Profeti, i Salmi di Davide. Essi onoravano la Parola di Dio, insegnando da essa e citandola liberamente. Ma c'era ancora un velo sui loro occhi.

Pensiamo a un velo spirituale che copre gli occhi di Ebrei, Musulmani e altri, che li acceca verso la verità su Gesù. Ma c'è anche un velo che copre gli occhi di molti credenti. Essi leggono i chiari avvertimenti di Dio nella Scrittura, li sentono predicare con potenza -- eppure non hanno effetto su di loro. Infatti, essi continuano a fare le stesse cose che sentono rigettare dalla Parola di Dio. Considerate questi esempi:

Come potrebbe essere stato più chiaro Dio sull'argomento del perdono? Eppure molti Cristiani semplicemente non lasciano andare i loro pensieri amari e vendicativi. Essi affermano, "Oh, io ho perdonato quella persona" -- ma quelle parole non vengono dal loro cuore. E il Signore lo sa bene.

Forse un tale Cristiano è stato maltrattato o sfruttato da qualcuno -- il suo capo, sua moglie, un collega, un amico. Ora, egli pensa di essere giustificato rimanendo nella sua collera e non perdonando. Ma la Scrittura dice che se permette anche solo un pò di rancore nel suo cuore, i suoi peccati inizieranno ad accumularsi contro di lui.

Pensate al terribile pericolo in cui si trova questo Cristiano. Giorno dopo giorno i suoi peccati si accatastano. Le sue preghiere non vengono ascoltate. E' completamente solo, sempre in pericolo, e la sua anima è aperta alle potestà infernali. E quando sarà davanti a Dio al Giudizio, tutti i suoi peccati si leveranno e lo accuseranno. Neanche una trasgressione sarà stata perdonata -- perchè egli non ha perdonato gli altri.

Il Signore gli dirà, "Ti ho avvisato, ti ho richiamato, ti ho parlato nel modo più chiaro possibile -- ma non hai voluto ascoltare. Anzi, ti sei tenuto saldo nel tuo rancore. E ora, sarò io a non perdonare te." Questo è il risultato finale della cecità spirituale.

No. Dio risponde a questa menzogna direttamente nel verso successivo: "Voi stancate l'Eterno con le vostre parole, eppure dite: 'In che cosa lo abbiamo stancato?'. Perchè voi dite: 'Chiunque fa il male è gradito all'Eterno, che si compiace in lui', oppure: 'Dov'Š il DIO della giustizia?'" (verso 17).

Il Signore sta dicendo, in altre parole: " Vai in chiesa, mi lodi e tiri fuori un sorriso Cristiano. Poi però tratti perfidamente tua moglie -- e usi la mia Parola in modo falsamente. Ti ho detto che hodio il divorzio, ma tu lo porti avanti. Lo chiami anche una buona cosa, dicendo che io approvo. Ma sei cieco. Rifiuti di credere che giudicherò la tua disobbedienza."

Il divorzio tra Cristiani oggi è tanto quanto tra i non credenti. Ditemi -- la Parola di Dio non è altro che uno scherzo? I Suoi avvertimenti possono essere gettati lontano come semplici consigli piuttosto che come comandamenti? No, mai. C'è un velo sugli occhi della chiesa. E Dio ci sta avvisando, "Tutti i consigli del mondo non ti serviranno a niente se non obbedisci ai miei comandamenti. La mia Parola deve diventare la tua regola di vita."

(Questo non va inteso come rimprovero verso chi si è già divorziato. Il divorzio è inevitabile in certe situazioni, come l'abuso fisico, l'adulterio o l'abbandono da parte di una sposa non credente.)

Migliaia di consulenti possono dirti che hai diritto di essere adirato, di provare risentimento, di rifiutare di perdonare. Ma alla fine, le loro parole non contano. La Parola di Dio è quella che ha l'ultima parola. E se non la temi -- se non sei pronto ad obbedire ai suoi comandi in tutte le circostanze -- non hai possibilità di liberazione.

La Bibbia parla forte e chiara a tutti coloro che vorrebbero ubbidire al Signore: "Non puoi essere cambiato se rimani volontariamente cieco alla Parola di Dio."


2. Il Velo Può Essere Rimosso
Solo Volgendosi Verso il Signore.


Paolo dice che prima che la nostra cecità possa essere rimossa, dobbiamo volgerci verso il Signore. "Ma quando Israele si sarà convertito al Signore, il velo sarà rimosso" (2 Corinzi 3:16). La parola greca usata per convertirsi qui significa "invertire il percorso". In breve, Paolo sta dicendo, "Devi ammettere che il percorso che stai prendendo ti ha portato ad essere vuoto, in rovina e disperazione."

Se la tua vita è in questo tipo di agitazione -- se qualcosa è terribilmente sbagliata, e le cose si stanno deteriorando -- sai che devi cambiare direzione. Puoi pensare, "E' mio marito che è in un posto sbagliato. Sto aspettando che lui cambi." Oppure, "Mia moglie è diretta verso la rovina a meno che non cambi." Oppure, "Il mio capo ha sbagliato tutto. Qualcosa deve cambiare in lui."

Vediamo così chiaramente gli sbagli e i peccati degli altri. Eppure siamo ciechi al nostro bisogno di cambiare. Abbiamo bisogno di soffermarci sulla realtà -- ammettere davanti a Dio, "Sono io, Signore. Io sono quello che ha bisogno di essere cambiato. Ti prego, Padre, mostrami dove ho sbagliato."

Come possiamo cambiare direzione? Come possiamo volgerci verso il Signore cosicchè il velo sia rimosso? Ecco la prescrizione dataci da Paolo per cambiare:

1. Cambiare è un'opera che solo lo Spirito Santo può fare. "Quanto più glorioso sarà il ministero dello Spirito?" (2 Corinzi 3:8). Noi non possiamo cambiarci. Solo lo Spirito di Dio può conformarci alla gloriosa immagine di Cristo. Tutti abbiamo sentito dire, "Quando una persona si volge verso il Signore, Dio porta via il velo dai suoi occhi." Questa è esclusivamente opera dello Spirito.

Leggiamo anche, "Or il Signore è lo Spirito, e dov'è lo Spirito del Signore, vi è libertà" (verso 17). La parola "libertà" qui significa "non più schiavo; esente da passività; libero, non più in catene." Ciò descrive la libertà che viene dall'avere i nostri occhi aperti. Improvvisamente, vediamo le cose sotto una nuova luce. Solo lo Spirito Santo può cambiare il nostro modo consueto di vedere le cose, girarci e metterci sul sentiero giusto.

In breve, il "voltarsi" di cui Paolo parla qui significa credere pienamente allo Spirito di Dio. Significa anche allontanarsi da tutti i consigli non biblici, tutte le tue idee e i tuoi piani, e chiedere solo allo Spirito Santo di condurti e guidarti.

Paolo provò questo tipo di cambiamento di direzione. In Atti 9, quando era ancora conosciuto come Saulo, era sul percorso sbagliato. Parlavamo di avere un velo sugli occhi -- lui stava andando a Damasco a perseguitare i Cristiani che erano lì. Saulo credeva di star facendo un favore a Dio arrestando i credenti e gettandoli in prigione.

Ma il Signore intercettò quest'uomo e creò una crisi nella sua vita. Quando Gesù incontrò Saulo sulla strada per Damasco, lo colpì con una luce che era talmente potente da accecarlo letteralmente. Saulo fu dovuto essere condotto senza vista fino a una casa in Damasco, dove aspettò fino a quando il devoto Anania arrivò. Anania gli disse:

"...Fratello Saulo, il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perchè tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo. In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista;..." (Atti 9:17-18).

Saulo abbandonò il suo passato, futuro, ogni cosa allo Spirito Santo -- e il velo fu immediatamente rimosso dai suoi occhi.

2. Il cambiamento richiede anche quello che Paolo chiama "faccia scoperta". Egli scrive, "E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore..." (2 Corinzi 3:18). La radice della parola usata per "faccia scoperta" qui ha una definizione incredibile. Significa rimettersi totalmente a Dio per permettergli di smascherare ogni cosa nascosta nel tuo cuore -- allo scopo di essere liberato da ognuna di quelle cose.

Questo tipo di "faccia scoperta" grida, "Provami, Signore -- vedi se in me c'è alcunchè di malvagio. Mostrami dove sto vivendo in modo contrario alla tua parola. Voglio essere liberato da tutto quello che è diverso da te. Tutto il mio orgoglio, le mie ambizioni, il mio intelletto egoista, i miei ragionamenti. So che non posso trovare da solo la via per uscire dalla mia situazione. Santo Spirito, ho bisogno della tua potenza e saggezza. Depongo ogni speranza di risolvere le cose da solo."

Per molti credenti, questa è una cosa molto difficile da fare. Essi hanno vissuto sempre grazie al loro intuito e giudizio. E ora ammettere di aver rovinato ogni cosa e di aver bisogno di abbandonare il controllo è troppo difficile.

Il Signore dovette togliermi il mio orgoglio in questo campo anni fa. Ora, grazie al Signore, ammetto liberamente ogni qualvolta faccio qualche pasticcio. La mia preghiera costante è, "Dio, faccio cose talmente stupide. Faccio sbagli tremendi, mi metto in problemi terribili. Ti prego, Signore -- aggiusta tu ogni cosa per me. Io non posso farlo. Solo tu puoi." Grazie a Dio, Egli si diletta nel risolvere i nostri problemi quando cerchiamo di fare la Sua volontà.

In questo passaggio Paolo parla di uno specchio. E, amati, il nostro specchio è la parola di Dio. Da sola riflette accuratamente la nostra condizione. Paolo ci sta dicendo, "Andate allo specchio della verità di Dio, e osservate la vostra vita. Confessate al Signore che siete sulla strada sbagliata, e che volete essere cambiati. Chiedete al Suo Spirito di rendervi umili e di aprire la vostra mente alla Sua Parola. Abbandonate i consigli degli altri, le vostre idee, le vostre invenzioni. Piuttosto, volgetevi allo Spirito Santo con piena fiducia. Credete in quello che Egli vi dice."

Se fate affidamento soltanto sullo Spirito Santo, lasciando tutti gli altri aiuti, Egli toglierà il velo dai vostri occhi. Egli inoltre invierà persone guidate dallo Spirito Santo nella vostra vita -- e inizierete a cambiare in quello stesso momento.

3. Paolo conclude che veniamo cambiati in persone simili a Cristo a poco a poco. Questo processo non avviene dalla sera alla mattina. Accade lentamente... passo dopo passo... mentre lo cerchiamo e obbediamo alla Sua Parola: "Noi... siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore" (2 Corinzi 3:18).

Puoi non accorgertene, ma stai cambiando ogni volta che apri le Scritture e leggi la Sua Parola con un cuore aperto, ogni volta che ti metti in ginocchio e doni le primizie del tuo tempo a Lui, ogni volta che invochi lo Spirito Santo perchè ti guidi e ti insegni. Puoi pensare di non star facendo alcun progresso -- ma invece lo stai facendo.


Paolo Delinea Tree Meravigliose
Evidenze di Cambiamento in Noi
per lo Spirito Santo.


Lo Spirito cerca di portare questi tre meravigliosi cambiamenti in noi:

1. Il primo cambiamento è una conoscenza sempre maggiore del fatto che Dio sarà misericordioso con noi durante tutta la nostra prova. "Perciò, avendo questo ministero per la misericordia che ci è stata fatta, non ci perdiamo d'animo" (2 Corinzi 4:1).

Ecco il ministero misericordioso che abbiamo ricevuto dallo Spirito Santo: Egli apre i nostri occhi alla tenera misericordia di Cristo verso di noi. Egli impianta in noi una conoscenza interiore che il Signore è dalla nostra parte, che Egli è per noi. E ci mostra come il Signore voglia proteggerci dal cadere -- quando compassionevole Egli sia verso ogni problema che possiamo stare attraversando, come Egli sia toccato dalle sensazioni delle nostre infermità.

Proprio ora potresti sentirti abusato e non amato. Il diavolo vorrebbe che tu credessi che Dio ti ha abbandonato a fare tutto da solo -- che meriti di soffrire, che è tutto a causa tua, che non c'è alcuna speranza. Amati, queste sono menzogne dall'inferno. Dio vuole più di ogni altra cosa liberarvi da quei concetti perversi su di Lui. Egli vi ama teneramente -- e ha già deciso un tempo per concedervi tutte le sue grazie.

Davide gridò disperatamente mentre era oppresso dalla sua situazione: "Il mio cuore è percosso e inaridisce come l'erba, e dimentico persino di prendere cibo... sono insonne e sono come il passero solitario sul tetto. I miei nemici mi scherniscono tutto il giorno... mescolo lacrime a quel che bevo... I miei giorni sono come ombra che si allunga..." (Salmi 102:4, 7-9, 11). Egli gemette, "Sono in una terribile condizione, fisicamente, mentalmente e spiritualmente."

Eppure quello fu proprio il momento in cui Dio aveva deciso di liberare Davide. E il Signore agì rapidamente con misericordia, aiuto e conforto. Davide testimoniò, "Tu ti leverai e avrai compassione di Sion, perchè è tempo di usarle misericordia; e il tempo fissato è giunto" (Salmi 102:13).

Il tempo scelto da Dio per liberare Davide fu quello della sua ora più buia -- quando stava pensando, "Sono ridotto a nulla." Nello stesso modo oggi, Dio ha stabilito un tempo per liberare e per mandare il Suo favore su noi -- e di solito si tratta dell'ora peggiore della nostra prova. Quello è il momento in cui non ci battiamo più per fare tutto da noi. Anzi, ammettiamo, "Signore, non riesco a farlo -- è un vero problema. Metto tutto nelle tue mani."

2. Il secondo cambiamento che ha luogo è il fatto che non siamo più tormentati da pensieri di abbandonare tutto: "...per la misericordia che ci è stata fatta, non ci perdiamo d'animo" (2 Corinzi 4:1).

Dio vuole che noi togliamo i nostri occhi dalle circostanze e smettiamo di focalizzarci su come siano terribili le situazioni. La verità è che le nostre circostanze e i nostri problemi potrebbero non finire presto. Potrebbero anzi peggiorare. E Lui sa che se ci focalizziamo su come cambiare la nostra situazione, l'unico risultato che otterremo sarà cadere più in profondità nell'ansietà e nella depressione. Diventeremo stanchi e confusi, abbandonando la speranza.

Ma quando il Signore ci rivela la sua misericordia, le nostre parole di confusione iniziano a sparire. Presto avremo la certezza sempre maggiore che Dio è all'opera in noi. E niente è più appagante per il nostro uomo interiore che sapere, "Dio ha la Sua mano su me. Non sono ancora arrivato -- ma so di stare andando nella giusta direzione. Mi sto muovendo verso il Signore."

Giorno per giorno, diventerai più forte nella fede. Egli pianterà la Sua pace e il Suo riposo in te. E sarai trasportato tanto lontano dalle tue circostanze, che nulla potrà portarti di nuovo giù nella disperazione.

3. Il terzo cambiamento che deve aver luogo in noi è una rinuncia totale a tutte le cose nascoste e alla disonestà. "Anzi abbiamo rinunziato ai sotterfugi della vergogna, non camminando con astuzia, nè falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verità, raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio" (2 Corinzi 4:2). Questo significa che non andiamo più alle Scritture per cercare di giustificare i nostri peccati. Non cerchiamo scuse per fare il male.

Dio vuole che la nostra vita sia un libro aperto. Perciò, Egli desidera liberarsi da tutti i peccati nascosti -- tutta la disonestà, segretezza, falsità, menzogna, frode. Ecco perchè lo Spirito Santo cerca ogni cosa che in noi non è come Cristo. E se vogliamo davvero cambiare, ci disporremo ad accettare questa offerta.

Puoi dimenticarti i consigli degli altri, aiutarti da solo, o ristabilire relazioni fino a quando non sperimenterai il cambiamento di Dio in ciascuna di queste aree, e sarai pronto a rinunciare a tutti i tuoi peccati segreti.

Quando ti sarai sottomesso alla Parola di Dio e alla potenza trasformatrice del Suo Spirito, non dovrai convincere gli altri che sei cambiato. Camminando nella Sua verità, lo Spirito Santo ti raccomanderà alle coscienze di quelli attorno a te. "...mediante la manifestazione della verità, raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio."

La parola greca usata per "raccomandare" qui significa "approvazione di Dio." Paolo sta dicendo, "Non dovrete impressionare nessuno per fargli notare che siete cambiati. Dio scuoterà le loro coscienze, dicendogli nell'intimo, 'Questa persona ha la mia benedizione e la mia approvazione'."

Nessun argomento può confutare l'evidenza interiore che lo Spirito di Dio mette in te. Infatti, il tuo cambiamento o attrarrà gli altri o sarà per essi come un rimprovero. L'aura di Cristo emanante da te colpirà le loro stesse coscienze. Quando cioè troverai la potenza per influenzare gli altri -- attraverso i cambiamenti che avranno preso luogo in te. Vedrai relazioni di parentela ristabilite. E riotterrai l'autorità spirituale nella tua casa.

Non perdere altro tempo con i cambiamenti che devo avvenire negli altri. Anzi, sarai talmente incoraggiato dai cambiamenti che Dio opererà in te, che ti renderai conto, "Signore, so che ogni cosa è nelle tue mani. Mi rimetto alla tua volontà. Compi in me quello che deve essere fatto."

Ora è il tempo in cui rimettere tutte le tue circostanze nelle Sue mani. Dimenticati di provare a liberarti dalla tua crisi. Piuttosto, guarda Dio che ti sta cambiando e sta facendo di te un vincitore. Rimani saldo nella Sua Parola. Invoca diligentemente il Suo nome. Credi allo Spirito Santo. E fai che questo sia il grido costante del tuo cuore: "Cambiami, O Dio."

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Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771, USA.


Tradotto in Italiano da Renato Giliberti - Formattato HTML da Marco Fornasini

Tutte le citazioni sono tratte dalla Bibbia "La Nuova Diodati"
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