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Il costo del seguire interamente la via di Dio


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di David Wilkerson
senza data
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Uno dei modi migliori per perdere gli amici ed essere rifiutato è seguire completamente la via di Dio. Diventare seri a proposito delle cose spirituali. Dimenticare tutti i tuoi idoli; volgerti a Dio con tutto il tuo cuore e diventare possesso di Gesù; togli i tuoi occhi dalle cose di questo mondo e diventerai immediatamente un fanatico religioso! E sarai pronto per diventare il peggior oggetto di scarto della tua vita.

Quando eri tiepido, avendo forma di pietà ma non la potenza, quando eri non eccessivamente peccatore e non eccessivamente santo, non eri di fastidio per nessuno, neanche per il diavolo. Le cose erano calme ed eri ben accetto. Eri soltanto un altro dei molti credenti con il cuore a metà.

Ma sei cambiato. Sei diventato assetato di Dio. Sei stato convito dei tuoi peccati e non vuoi più giocare a fare il cristiano. Ti sei pentito e ti sei rivolto al Signore con tutto il tuo cuore. Hai abbattuto gli idoli. Hai cominciato a scavare nella Parola di Dio. Hai finito di seguire le cose materiali e sei diventato fissato con Gesù. Sei arrivato dentro un nuovo regno di discernimento e hai cominciato a vedere cose nella chiesa che una volta non ti avrebbero neanche dato fastidio. Ascolti ora delle cose dal pulpito che spezzano il tuo cuore. Vedi altri cristiani che fanno dei compromessi spirituali come li facevi anche tu prima. Questo è il motivo per cui te ne senti addolorato. Sei stato risvegliato, ti sei riconvertito, rotto e contrito nello spirito. Ed ora ti senti un peso da parte di Dio per la chiesa.

Ma i tuoi amici invece di gioire e di capirti pensano che sei diventato pazzo! Vieni ridicolizzato, calunniato, chiamato fanatico.

Mosè era stato meravigliosamente toccato dalla mano di Dio e risvegliato a proposito della cattività del popolo di Dio. “…gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli di Israele.” Mosè era talmente eccitato dalla grande rivelazione di liberazione che aveva ricevuto, che non vedeva l’ora di condividerlo con i suoi fratelli. “Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero.” (Atti 7:23,25). Mosè era il più mansueto uomo sulla terra, ma era ripieno di Dio. Non era di quelli “io sono più santo di te”, Dio si muoveva in lui profeticamente. Voleva che i suoi fratelli vedessero e sentissero che cosa Dio era intenzionato a fare. Invece lo rigettarono dicendo: “Chi ti ha fatto giudice e legislatore sopra di noi?” “Ma chi ti credi di essere?” un giorno avrebbero capito, ma non ora.

Quando lo Spirito Santo mi risvegliò anni fa, quando cominciai a sentire la Sua chiamata verso la santità ed io mi misi a percorrere seriamente la strada della verità e la Parola di Dio divenne vita in me, e quando cominciai a vedere cose che non avevo mai visto prima, avrei voluto condividerlo con tutti. Telefonai ad alcuni predicatori e condivisi quello che Dio mi diceva. Con molti che venivano nel mio ufficio mi mettevo a piangere e tiravo fuori la mia Bibbia indicando la gloriosa verità di una totale resa e della purezza del cuore. Pensavo che anche loro lo avrebbero visto. Credevo che avrebbero amato la Parola e sarebbero caduti con me in preghiera per avere un nuovo tocco da Dio. Invece, molti mi guardavano con gli occhi socchiusi e mi dicevano cose come: “Sei sicuro di non stare andando un pochino oltre?” Oppure: “È un po’ troppo pesante per me”. E più io cercavo, meno vedevo loro farlo. Fu come una secchiata di acqua fredda in faccia. Essi non volevano udire.

Se questo ti è accaduto da quando Dio ti ha risvegliato, non sei il solo. Voglio mostrarti ed avvisarti dalla Parola di Dio ciò che devi aspettarti se hai cominciato a seguire tutta la via di Dio. Aspettati queste tre reazioni: (1) Sarai rigettato. (2) Sarai cacciato fuori. (3) Sarai lapidato.


Sarai rigettato


Gesù ebbe ad avvisare: “Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia.” (Giovanni 15:19). Mostratemi un credente che ami e pratichi la verità e vi mostrerò uno che verrà rigettato e perseguitato dalla chiesa tiepida tutta unita. Arrendetevi a questo mondo e loro si arrenderanno a te. Gesù ha avuto molti seguaci, fino a che la parola che Egli predicava fu percepita come troppo dura, troppo esigente. La folla di coloro che amavano i miracoli ascoltò le Sue richieste e Lo dimenticò, dicendo: “Troppo duro, chi potrà mai riceverlo?” Gesù si volse ai dodici e chiese: “Volete andar via anche voi?” O per meglio dire: “La mia Parola è troppo dura per voi?” Pietro rispose: “Dovrei andremo noi, solo Tu hai parole di vita eterna”. No, Pietro ed i dodici non volevano andare via a causa della parola che gli altri trovavano troppo dura, troppo esigente, invece la amavano perché produceva in loro valori eterni. Volevano restare con la verità, senza pensare a quanto costasse loro.

Questo è il problema che ogni cristiano deve fronteggiare in questi ultimi giorni: volete girare le spalle alla verità che vi condanna, verità che indica i vostri peccati, verità che rimuove, corregge e butta all’aria i vostri idoli? Verità che vi chiama a distogliere lo sguardo dalle cose di questo mondo, da se stessi e dal materialismo? Oppure preferisci ascoltare delle predicazioni piacevoli, soffici, va-tutto-bene? Permetterai allo Spirito Santo di sondarti? Di smascherarti?

La verità vi renderà liberi. Liberi dalle predicazioni morte, liberi da pastori morti, liberi da tradizione morte, liberi dalle dottrine di demoni. Liberi dalle amicizie che vi fanno deviare dalla verità perché è “troppo poco amorevole” come lo definiscono loro. Coloro che amano e mettono in pratica la verità desiderano venire alla luce, avere svelato ogni segreto. Gesù disse: “Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio.” (Giovanni 3:20,21).

Ciò che è genuina verità mette sempre alla luce ogni cosa nascosta. Quando Gesù cominciò a fare luce sui loro peccati nascosti, i giudei religiosi cercarono di ucciderLo. Gesù disse: “So che siete discendenti d'Abraamo; ma cercate di uccidermi, perché la mia parola non penetra in voi.” (Giovanni 8:37). “…ma ora cercate di uccidermi, perché vi ho detto la verità che ho udita da Dio; Abraamo non fece così.” (verso 40). “Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio.” (verso 47).

La Parola di Dio afferma:

“E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.” (2Tessalonicesi 2:8-12).

Ci sono oggi moltitudini di cristiani che non amano la verità. Dio afferma che è a causa dei peccati nascosti – “si sono compiaciuti nell'iniquità”. Questi compromessi amanti del piacere sono in un orribile inganno. Come i giudei dei giorni di Gesù, essi sono convinti di essere nel giusto. Credono di essere figli di Dio e rigettano ferocemente ogni parola che mostri i loro più profondi peccati e lussurie. È qualcosa di diverso dalla verità che è nei loro cuori. Non ricercano la verità come una perla senza prezzo. Al contrario stringono a sé teneramente qualche piacere nascosto, qualche idolo, qualche peccatuccio prediletto.

Non ve ne prendete cura. Coloro che vi rigettano, coloro che vi abbandonano a causa della verità hanno una forte ragione. Vi vedono come una minaccia a qualcosa che per loro è caro. La vostra vita separata è un ammonimento ai loro compromessi ed alla loro tiepidezza.

Paolo scrisse a Timoteo: “Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato.” ( 2Timoteo 1:15). Paolo aveva dato se stesso a queste stesse persone, proclamando loro il completo consiglio di Dio. Era irreprensibile davanti a loro; santo, non soggetto a biasimo. Egli fu rigettato dalle chiese dell’Asia ed i suoi stessi figlioli spirituali lo avevano abbandonato. Perché?

Paolo si trovava ora in prigione. Stava soffrendo. Era in una profonda afflizione, legato da catene, “un prigioniero del Signore”. C’era un nuovo maestro che era diventato popolare, un’insegnante che portava un messaggio di prosperità che solleticava le orecchie.

“Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere.” (2Timoteo 4:14).

Il nome Alessandro significa “gradito agli uomini”. Alessandro ed Imeneo stavano insegnando un falso evangelo che soddisfa la carne. Imeneo venne più tardi nominato “il dio degli sposalizi”. Questo rappresenta un evangelo di amore, di celebrazioni, di piacere umano senza santità. Paolo li consegna entrambi a Satana per la distruzione della carne in modo che imparino a non bestemmiare (1 Timoteo 1:20). Consegnarli a Satana non era per la distruzione dei loro corpi, ma della dottrina della carne. Era un’esperienza di apprendimento: “affinché imparino a non bestemmiare”. Come avrebbero potuto imparare se fossero morti? Queste dottrine negano qualunque sofferenza, qualunque privazione.

Paolo afferma che hanno naufragato nella vera fede giustificando il peccato; essi non hanno una pura coscienza. Hanno naufragato nella fede attraverso insegnamenti che fanno piacere agli uomini. Avevano rigettato Paolo a causa di quanto avevano recepito per la perdita della sua libertà. Vedevano in questo una mancanza di fede. Per loro era il diavolo che teneva prigioniero Paolo. Se Paolo è così santo, se predica che Dio è onnipotente, perché egli è nella sofferenza? Essi provavano “vergogna dei suoi legami”. E ci sono cristiani al giorno d’oggi che vi rigettano; si vergognano di voi, perché siete in una qual situazione di prova e tribolazione oppure di malattia.


Vi cacceranno fuori!


Gesù ha avvertito: “Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque vi ucciderà, crederà di rendere un culto a Dio.” (Giovanni 16:2). Gesù disse: “Queste cose Io vi dico affinché non ne siate risentiti … non siate sorpresi che la chiesa che è tiepida vi cacci fuori, perché essi non conoscono ne me ne il Padre…”

Gesù guarì un giovane uomo che era nato cieco. Questi venne portato nella sinagoga per essere interrogato dai religiosi Farisei. I suoi occhi erano stati aperti ed egli poteva vedere! Disse: “… una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo.” (Giovanni 9:25). Forse che essi gioirono perché quest’uomo avesse ritrovato la vista? No! “Essi gli risposero: «Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi?» E lo cacciarono fuori.” (Giovanni 9:34).

Quel cieco guarito rappresenta il santo rimanente, coloro di cui gli occhi sono stati aperti alla santità di Dio. Andiamo avanti; testimoniate come egli fece: “Prima ero cieco ed ora io vedo!” Vi cacceranno fuori dicendo: “Chi ti ha fatto nostro insegnante?”

Se avete intenzione di camminare interamente nella via di Cristo, dovete essere preparati ad accettare i Suoi rimproveri! “Per amor tuo io sopporto gli insulti, la vergogna mi copre la faccia. Sono un estraneo per i miei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre [miei fratelli e mie sorelle]. Poiché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi ti oltraggia sono caduti su di me.” (Salmi 69:7-9). Questo ci parla per prima cosa delle sofferenze di Cristo, ma come Lui era in questo mondo ci siamo anche noi! Se essi Lo hanno perseguitato e disapprovato lo faranno anche a coloro che sono morti a se stessi. Chi biasimava Cristo? Chi accumulava vergogna sul Suo capo e rigettava il Suo nome come fosse ripugnante? La folla che nella chiesa è incentrata sull’uomo!

Cacciare via veri credenti è il più grande piacere che una chiesa incentrata sull’uomo possa concedersi! Ho udito cristiani dire: “La mia chiesa è morta, non mi piace quanto vi sta accadendo, ma Dio mi ha messo lì! Vi rimarrò e cercherò di cambiare le cose”. Questo può essere pericoloso oltre che non scritturale. Dobbiamo uscire fuori da tutto quanto è Babilonia! Può essere che sia la tradizione che vi trattiene. Può essere che non siate pronti a seguire completamente la via di Dio, come pensate. I vostri vecchi amici vi trattengono.

Paolo andava nelle sinagoghe ovunque andasse “… com'era sua consuetudine…” (Atti 17:2). Predicava a coloro che erano in tali chiese da Isaia, dicendo: “… perché io compio un'opera ai giorni vostri, un'opera che voi non credereste, se qualcuno ve la raccontasse” ( Atti 13:41). Paolo trovava difficile riuscire a persuaderli, sperando che lo ascoltassero. Ma finalmente Paolo udì la profezia di Isaia che tuonava dentro la propria anima: “Non crederanno in alcun modo sebbene tu stai con loro e lo dichiari!” Fate attenzione a questo avvertimento: Fate come Paolo fece ed uscite fuori! Egli: “… scossa la polvere dei piedi contro di loro…” ( Atti 13:51). Paolo dice a questi Giudei religiosi: “Era necessario che a voi per primi si annunziasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri.” (Atti 13:46).

Se sei in una comunità o una chiesa che ha udito la verità e se ne è allontanata: “ecco, lasciala!” Vattene via oppure i tuoi figli si svieranno! Dimenticate il fatto che “ i miei figli hanno un sacco di amici lì dentro. Certo, ma cresceranno tutti insieme senza avere convinzione di peccato, ciò a causa di mancanza di potenza o di presenza di Dio. Non riuscirai a cambiare nulla, in nessun modo! Invece saranno loro a cambiarti. Che comunione c’è tra la luce e le tenebre? “Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'impuro; e io vi accoglierò.” ( 2Corinzi 6:17).


Sarai Lapidato!


Sarai lapidato dalla maggioranza! “E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».” (Atti 7:59). Chi lapidò Stefano? Il più prestigioso concilio religioso di quei giorni! “Essi misero in agitazione il popolo, gli anziani, gli scribi; e, venutigli addosso, lo afferrarono e lo condussero al sinedrio” (Atti 6:12). Era un uomo contro la moltitudine!

Abbiamo qui un uomo che “aveva i suoi occhi fissi su Gesù!” Certamente era odiato. Ascoltate quanta avversione avevano questi ecclesiastici, questi fanatici religiosi: “Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.” (Atti 7:54). “Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui;” (Atti 7:57). Che cosa ha fatto quest’uomo giusto per rendere così arrabbiata la moltitudine religiosa? Aveva predicato la verità che era penetrata nel cuore. “Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.” (Atti 7:51). “voi, che avete ricevuto la legge … e non l'avete osservata” (Atti 7:53). Egli doveva predicare la verità! Essi avevano i cuori aggrappati a questo mondo, legati dalla lussuria. Conoscevano la legge di Dio, ma rifiutavano di obbedirgli. Avevano crocifisso Cristo.

La spada a due tagli della verità era penetrata fino nel profondo dei loro cuori. Ma fu la testimonianza di vedere i cieli aperti che fece ricadere su lui tutta la loro rabbia. “Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra, e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio». Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui; e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono.” (Atti 7:55-58). Stefano aveva mostrato la loro mescolanza, le loro menti doppie! “E in quei giorni fabbricarono un vitello, offrirono sacrifici all'idolo e si rallegrarono per l'opera delle loro mani. Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo, come sta scritto nel libro dei profeti: "Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant'anni nel deserto, o casa d'Israele? Anzi, vi portaste appresso la tenda di Moloc e la stella del dio Refàn; immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi deporterò di là da Babilonia".” (Atti 7:41-43).

In questo tempo di grazia, se voi posate il vostro sguardo su una donna con lussuria, voi avete commesso adulterio agli occhi di Dio. Se voi odiate, siete degli omicidi. Se verrete calunniati perchè camminate interamente sulla via di Dio, sarete lapidati! “Le labbra dello stolto causano liti, e la sua bocca attira percosse. Le parole del maldicente sono come ghiottonerie, e penetrano fino all'intimo delle viscere.” (Proverbi 18:6,8). “Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato come frecce parole amare” (Salmi 64:3).

Gesù insegnò una parabola dell’uomo che possedeva una vigna e mandò per prendere i frutti nel tempo della raccolta. E mandò i suoi servi. “Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono.” (Matteo 21:35). È così ancora oggi! Dio ha mandato i suoi santi servitori per raccogliere i frutti nella Sua vigna. Ed invece ci sono bastonature verbali, colpi dati con odio, lapidature con parole taglienti.

Oggi abbiamo una “adunata di Stefano” che può dire: “Io vedo i cieli aperti!” è la chiara visione di Gesù – quella tagliente parola di verità – che evoca l’odio in coloro che sono incirconcisi di cuore!

Gli Israeliti cercarono di lapidare Giosué e Caleb per il loro richiamo a seguire la via con interezza. Dieci spie avevano scoraggiato il popolo di Dio dicendo: “non possiamo proseguire. Ci sono troppi giganti! E delle mura troppo alte!”; “Caleb … disse: «Saliamo pure e conquistiamo il paese, perché possiamo riuscirci benissimo».” (Numeri 13:30). Ma essi risposero: “Nominiamoci un capo, torniamo in Egitto!” (Numeri 14:4). “E Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Gefunne, che erano tra quelli che avevano esplorato il paese, si stracciarono le vesti e parlarono così a tutta la comunità dei figli d'Israele: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese buono, molto buono. Se il SIGNORE ci è favorevole, ci farà entrare in quel paese e ce lo darà: è un paese dove scorre il latte e il miele. Soltanto, non vi ribellate al SIGNORE e non abbiate paura del popolo di quel paese, poiché ne faremo nostro pascolo; l'ombra che li proteggeva si è ritirata, e il SIGNORE è con noi; non li temete». Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la gloria del SIGNORE apparve sulla tenda di convegno a tutti i figli d'Israele” (Numeri 14:6-10).

Il mio interesse in questa storia non è per Giosuè e Caleb, perché Dio era con loro. La mia preoccupazione è per questo popolo di Dio che digrigna i propri denti e raccoglie le pietre! Perché una chiamata verso l’obbedienza gli fa sorgere una tale reazione? Guardiamo alla chiamata! Sono convinto che quando il cuore viene catturato da un idolo o dalla lussuria, l’incredulità viene a galla. Il compromesso e l’incredulità vanno di pari passo. Quindi tutte le predicazioni contro i compromessi pesavano su loro ed essi finirono per lottare con Dio, nonostante in modo cieco confessassero il Suo nome.


Un avvertimento


Come dovrebbero reagire i giusti quando sono rigettati, scacciati, lapidati? Gesù reagì come una agnello “che non apri la Sua bocca”. Non chiedete che il fuoco scenda dal cielo sopra costoro che vi maltrattano. “... Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno?” (1Corinzi 6:7). “…ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo” (1Corinzi 4:12). “… pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano,” (Matteo 5:44)

Non ho tempo per quei profeti arroganti, pieni di sé, che si mettono sulla difensiva oppure gettano minacce, o ancora lanciano maledizioni. Quando Simei stava su una collina lanciando pietre verso Davide, mentre questi stava allontanandosi da Gerusalemme e da Absalom, il capitano dell’esercito disse: “…Perché questo cane morto osa maledire il re mio Signore… Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Seruia? Se egli maledice, è perché il SIGNORE gli ha detto: "Maledici Davide!" Chi oserà dire: "Perché fai così?"» Forse il SIGNORE avrà riguardo alla mia afflizione e mi farà del bene in cambio delle maledizioni di oggi».” ( 2Samuele 16:6,9,10,12).

Mosè era salito fino in cima alla montagna per stare a stretto contatto con Dio: “Ed il suo volto splendeva”. Sebbene tutti gli altri vedessero ciò, così tanto che dovette coprirsi il viso con un velo: “…Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il SIGNORE.” (Esodo 34:29). Non era a conoscenza che rifletteva la santità di Dio. Come Stefano, Mosè non si gloriava del tocco di Dio. Non si davano arie da profeta. Non minacciavano; non dicevano di avere una “nuova” o una “speciale” rivelazione. Non si mettono sul viso una espressione impassibile e neanche mostrano una falsa pietà. L’umiltà è il segno di un’anima totalmente dipendente da Cristo. Non c’è assolutamente alcun orgoglio spirituale, nessuna esclusività!


La ricompensa del seguire interamente la via


Qual è la ricompensa? Avere Cristo che rimane con voi! Ci sono molte altre ricompense per chi segue interamente la via, ma ho citato solo questo perché è tutto ciò di cui potremo mai aver bisogno. Paolo fu incarcerato in una fortezza in Gerusalemme con l’intero sistema religioso che voleva annientarlo. La chiesa era in tumulto. Era accusato di “contaminare il luogo santo, di predicare false dottrine”. Perfino i soldati “temettero che fosse fatto a pezzi”; quindi lo presero a forza e lo imprigionarono nella fortezza. “La notte seguente, il Signore si presentò a Paolo e gli disse: «Fatti coraggio; perché come hai reso testimonianza di me a Gerusalemme, così bisogna che tu la renda anche a Roma».” (Atti 23:11).

Il Signore Stesso parlò a Paolo – non un angelo! E che parole: fatti coraggio! C’è ancora molto di più da fare! E potrai fronteggiare chiunque e qualunque cosa solo sapendo che il Signore è vicino a te!

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Tradotto in Italiano da Carmelo D'Amico

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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Data ultimo aggiornamento: 5 Ottobre 2004.

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